Un lavoratore, in alcuni casi specifici, può effettuare dimissioni senza preavviso. Vediamo insieme quando è possibile.

Le dimissioni senza preavviso, nel mondo del diritto del lavoro, sono l’atto di recesso unilaterale dal rapporto di lavoro. Le dimissioni vengono consegnate dal dipendente senza dare il periodo di preavviso, tendenzialmente previsto all’interno del contratto collettivo del lavoro, al datore di lavoro.

In questo caso il preavviso è il lasso di tempo che intercorre tra la comunicazione del dipendente della sua intenzione di terminare il rapporto lavorativo e l’ultimo giorno di lavoro.
La quantità di giorni di preavviso è determinabile in base al contratto collettivo del lavoro che inquadra la mansione.

Una ragazza in smart working
Donna al pc, dimissioni telematiche

Esistono determinati casi in cui il dipendente ha la possibilità di effettuare le dimissioni senza dare alcun tipo di preavviso all’azienda. In questo caso ci sono dei rischi di tipo economico.

Dimissioni senza preavviso, conseguenze per il lavoratore

Se il dipendente decide di presentare dimissioni senza concedere all’azienda il periodo di tempo deve prepararsi ad un eventuale ritorsione da parte del datore di lavoro. Per quest’ultimo, infatti, è legittimo trattenere soldi dalla busta paga. Quest’ultima è pari alla retribuzione che sarebbe spettata al lavoratore senza dimissioni per quel lasso di tempo.

uomo triste seduto sul divano
uomo triste seduto sul divano

La trattenuta viene operata sul cedolino relativo all’ultimo mese di lavoro.
Lo stesso cedolino è quello utilizzato per liquidare ferie e permessi maturati ma non goduti (o le mensilità aggiuntive). La presenza o meno di trattenute nell’ultimo cedolino, di norma, viene comunicata al dipendente in forma scritta.

Perché ciò accade?
Se il dipendente non rispetta il preavviso l’azienda perde l’opportunità di trovare un sostituto o organizzare diversamente l’attività produttiva. 

Esistono dei casi in cui il datore di lavoro può essere nelle condizioni di non aver bisogno di periodi di preavviso.
In queste situazioni il datore di lavoro può accettare le dimissioni senza poter ricorrere alle trattenute.

Quando si possono dare le dimissioni senza preavviso?

La legislazione italiana prevede una casistica in cui, al dipendente, è consentito dare le dimissioni senza preavviso da un contratto a tempo indeterminato senza conseguenze economiche.

Questo accade quando si fanno dimissioni:

  • per giusta causa;
  • per giusta causa nei rapporti a tempo determinato;
  • nel periodo tutelato;
  • in prova;
  • incentivate.

Le dimissioni per giusta causa sono le dimissioni fatte per reazione ad un grave comportamento del datore di lavoro. Questo comportamento non consente la prosecuzione del rapporto durante il periodo di preavviso.

Le dimissioni per giusta causa dei rapporti a tempo determinato funzionano in maniera similare alle dimissioni sopra spiegate.
Anche in questo caso per giusta causa si intende un comportamento che non consente la prosecuzione del rapporto. 
Le altre tre tipologie di dimissioni permettono al lavoratore di non rispettare il preavviso durante i periodi in cui sono vietati i licenziamenti, durante il periodo di prova e in caso di incentivazione alle dimissioni.

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ultimo aggiornamento: 20-08-2021


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