Sono necessarie nuove competenze, nonché una nuova formazione per preparare i giovani al lavoro nell’era dell’IA.
L’intelligenza artificiale sta cambiando, in modo importante e profondo, il modo in cui ci approcciamo alla vita, alla comunicazione e, soprattutto, al mondo de lavoro. In questo scenario in rapida evoluzione, i giovani si ritrovano in un limbo, fatto di nuove opportunità , ma anche di carenza di formazione e competenze specifiche. La domanda che oggi scuote il mondo dell’istruzione e delle imprese è una sola: siamo davvero pronti a preparare le nuove generazioni per un futuro in cui l’intelligenza umana dovrà convivere, e non competere, con quella artificiale? Serve, dunque, avviare percorsi formativi mediante i quali i giovani possano apprendere nuove conoscenze ed affrontare, al meglio, l’avvenire sul piano professionale.
Formazione e competenze specifiche per i giovani per il mondo del lavoro basato sull’IA
Il mondo del lavoro è sempre più influenzato dall’intelligenza artificiale, anche se, va sottolineato, la distanza tra le competenze richieste dalle imprese e quelle offerte dai percorsi formativi appare decisamente allarmante.
Secondo il Future of Jobs Report del World Economic Forum, quasi la metà delle competenze richieste ad oggi subirà importanti trasformazioni entro il 2027. C’è da dire, però, che in Italia, il tasso di disoccupazione giovanile rimane stabilmente sopra il 20%, secondo gli ultimi dati ISTAT. Il problema, dunque, non è tanto la carenza di posti, quanto le carenze formative.

L‘istruzione tradizionale, basata su nozioni e conoscenze classiche, fatica a rispondere alla fluidità del mercato contemporaneo. Oggi, alle aziende non basta più il sapere tecnico: cercano, infatti, flessibilità , capacità di ragionamento, spirito critico e creatività . Sono qualità che l’intelligenza artificiale non può replicare, ma che spesso non sono coltivate a scuola.
Una nuova idea di apprendimento tra spirito critico e passione
In ambito formativo, si tende ad abbracciare un modello diverso, che si basa su quello che è definito dialogo trasformativo.
Si supera – in tal senso – la logica della risposta giusta per dare spazio al valore delle domande, del dubbio, della riflessione condivisa. È l’approccio socratico, oggi più attuale che mai, ad offrire le chiavi interpretative per affrontare problemi che, spesso, non hanno un’unica soluzione, nonché scenari in continua mutazione.
Pertanto, in tale contesto, assumono una certa importanza anche le attività manuali e le professioni artigianali che fanno leva su competenze sensoriali e relazionali, impossibili da automatizzare, in quanto il sapere e l’arte della manualità non possono essere tramandati, né codificati da alcun algoritmo.
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ultimo aggiornamento: 24 Giugno 2025 11:17