La settimana corta è una delle proposte che, presto, potrebbe diventare realtà: una soluzione per ridurre lo stress degli impiegati.
Per ridurre lo stress dei lavoratori, molti Paesi stanno vagliando l’opportunità di attuare la settimana corta, che permette, nei fatti, agli occupati di dedicare più tempo alla famiglia e alle proprie passioni, con effetti positivi sia per la produttività aziendale che per il benessere psico-fisico.
Settimana corta per ridurre lo stress dei lavoratori
Secondo una ricerca condotta da NielsenIQ per Axpo Italia, l’80% degli intervistati si mostra molto propenso alla settimana corta sul posto di lavoro.
Nello specifico, infatti, tre persone su quattro pensano che tale impostazione possa permettere loro di potersi prendere più cura sia dei figli che dei genitori anziani.
Inoltre, avere più tempo a disposizione significa anche poter dedicarsi al proprio benessere e stabilire, di conseguenza, un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro.
I benefici di una settimana lavorativa più breve
Diversi studi hanno dimostrato che i lavoratori, sapendo di avere meno tempo a disposizione, tendono a concentrarsi maggiormente sulle loro mansioni e a ridurre al minimo le distrazioni: si registra, dunque, una migliore qualità del lavoro.
Uno dei benefici più evidenti della settimana lavorativa corta è la possibilità per i dipendenti di dedicare più tempo alla propria vita personale e familiare, nonché di migliorare la propria salute mentale, visto che si sperimenta meno stress.
Inoltre, c’è un aumento della motivazione e del coinvolgimento, in quanto i lavoratori si sentono più valorizzati e motivati, e questo li spinge a dare il massimo quando sono al lavoro.
Un beneficio collaterale – ma significativo – della settimana lavorativa corta riguarda l’impatto ambientale, in quanto, trascorrendo meno giorni in ufficio, si riducono gli spostamenti quotidiani, il consumo di energia e, infine, anche le emissioni di CO2.
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ultimo aggiornamento: 14 Ottobre 2024 10:29