Lo rivela lo studio di un gruppo di ricerca dell’Università di Harvard durato quasi 30 anni: usare l’olio evo al posto di burro e margarina previene malattie cardiovascolari e neurodegenerative.
Che l’olio extravergine di oliva sia un toccasana naturale per la salute è cosa nota. L’ennesima dimostrazione arriva dallo studio di un gruppo di scienziati dell’Università di Harvard. Dalla ricerca emerge infatti che mangiare mezzo cucchiaio d’olio d’oliva al giorno riduce il rischio di infarti, cancro, patologie cardiovascolari come l’ictus e la fibrillazione atriale e neurodegenerative quali il morbo di Alzheimer.
Olio evo, i benefici per la salute: la ricerca di Harvard
La ricerca è stata pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology e si basa su dati di osservazione. Il team ha condotto lo studio per quasi 30 anni su circa 90mila operatori sanitari statunitensi, 60mila donne e 30mila uomini. Nel 1990, l’anno di inizio della ricerca, le persone campione erano in perfetta salute.
Il follow-up è durato 28 anni, durante i quali 36.856 partecipanti sono scomparsi. I ricercatori hanno valutato i dati sui questionari di abitudine alimentare ai quali i soggetti del campione di riferimento hanno risposto ogni quattro anni.
L’olio di qualità, usato come condimento a crudo per le insalate o sul pane e utilizzato nella cottura e nella frittura dei cibi, non combatte soltanto il diabete. Lo studio dimostra che grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti, il consumo medio giornaliero abbassa tra l’8 e il 34% il rischio di contrarre gravi malattie.
La ricerca riporta che l’alimento principe della dieta mediterranea apporta straordinari benefici per diverse patologie. Nel campione con maggiore assunzione di olio d’oliva, il rischio di mortalità per malattie neurodegenerative è inferiore del 29% e per malattie cardiovascolari del 19%. Lo stesso vale per la mortalità da cancro al -19% e per quella da malattie respiratorie con il -18%.
Insomma, sostituire dieci grammi al giorno di altri grassi con l’evo riduce fortemente il rischio di disturbi seri. “Per migliorare la loro salute – spiega la dottoressa Marta Guasch-Ferré, ricercatrice a capo dello studio – i medici dovrebbero consigliare ai pazienti di sostituire alcuni grassi, come la margarina e il burro, con l’olio d’oliva”.
Mezzo cucchiaio di olio assicura longevità
Tra le altre proprietà benefiche dell’extravergine analizzate, spiccano la riduzione delle infiammazioni grazie agli omega 3 e omega 6 (il fattore che svolge un ruolo determinante nella longevità di chi consuma evo) e una migliore salute del cervello e del cuore.
“Una maggiore assunzione di olio d’oliva e la sostituzione di margarina, burro, maionese e grassi del latte con l’evo – è la conclusione della ricerca – è stata associata a un minor rischio di mortalità totale e specifica per causa”.
Questi effetti benefici sono ancora più efficaci per la protezione della salute se associati ad una dieta bilanciata che prevede il consumo di verdura e frutta, noci, legumi, cereali e pesce e una minore assunzione di carne e latticini.
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ultimo aggiornamento: 29-01-2022