Cosa sono le terre rare e qual è la loro importanza nel complesso scenario della transizione energetica ed ecologica.

Gli elementi delle terre consistono in metalli, essenziali per la produzione di dispositivi tecnologici che usiamo nel quotidiano, ma anche di turbine eoliche e di veicoli elettrici. Cosa sono le terre rare e perché assumono un ruolo chiave nel processo di transizione ecologica?

Cosa sono le terre rare e quali sono i suoi elementi

Le terre rare sono 17 elementi metallici, situati al centro della tavola periodica (numeri atomici 21, 39 e 57-71). Questi metalli hanno insolite proprietà fluorescenti, conduttive e magnetiche, che li rendono molto utili se legati o miscelati in piccole quantità con metalli più comuni come il ferro.

Il termine terra rara fu coniato quando un minatore scoprì un’insolita roccia nera a Ytterby, in Svezia, nel 1788. Il minerale fu chiamato “raro” perché non era mai stato visto prima e “terra” perché quella era la teoria geologica del XVIII secolo. Nel 1794 il chimico Johan Gadolin chiamò questa “terra” precedentemente sconosciuta ittria, dal nome della città in cui fu scoperta. Nel corso del tempo, dalle miniere intorno a Ytterby sono stati estratte rocce che hanno prodotto quattro elementi che prendono il nome dalla città ( ittrio, itterbio, terbio ed erbio).

Minerali
Terre rare

Geologicamente parlando, gli elementi di tali minerali non sono particolarmente rari. I depositi di questi metalli si trovano in molti luoghi in tutto il mondo, come a Karuna, in Svezia, dove è stato individuato il deposito più grande in Europa.

Alcuni elementi hanno all’incirca la stessa abbondanza, nella crosta terrestre, del rame e dello stagno. Esse, perrò, non si trovano mai in concentrazioni molto elevate e – di solito – sono mescolate tra loro o con elementi radioattivi, come l’uranio e il torio.

In cosa sono usati tali elementi

Tali elementi fungono componenti di molte tecnologie familiari, inclusi smartphone, luci a LED e auto ibride. Alcuni elementi sono usati nella raffinazione del petrolio e nell’energia nucleare; altri sono importanti per turbine eoliche e veicoli elettrici ma anche nel campo della medicina e della produzione. Sono diventate cruciali per la vita moderna, ma la nostra dipendenza da esse è per lo più invisibile ai consumatori.

Gli elementi delle terre rare hanno assunto una nuova importanza scientifica e poi geopolitica con i progressi della fisica atomica durante il XX secolo. Nel 1913, il fisico britannico Henry Moseley determinò che c’erano 15 elementi nella serie dei lantanidi (numeri atomici da 57 a 71) usando la spettroscopia a raggi X.

Le terre rare acquisirono un nuovo status nel 1939, dopo che Otto Hahn, Lise Meitner e Fritz Strassmann scoprirono la fissione nucleare dell’uranio – un’intuizione che portò alla bomba atomica – e identificarono elementi di terre rare nei prodotti di fissione.

Transizione ecologica
Transizione ecologica

Terre rare e transizione ecologica

Le terre rare hanno suscitato notevole interesse negli ultimi anni per una serie di motivi e, in particolare, in relazione all’approvvigionamento per le moderne tecnologie elettroniche e energetiche ad alta efficienza.

A causa di questa situazione, sono stati inseriti nell’elenco degli elementi “critici” o “strategici” in paesi come gli Stati Uniti d’America, l’Unione Europea, il Giappone e persino nel maggior produttore e detentore di riserve, la Cina.

L’attenzione è stata data agli impatti ambientali della produzione, alla distribuzione delle riserve e al conflitto politico-economico sull’offerta. Anche se l’estrazione delle terre rare può rappresentare una strada per una maggiore indipendenza sul piano energetico dell’Unione Europea e per la transizione ecologica, c’è da dire che l’impatto ambientale di tale processo è molto elevato.

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ultimo aggiornamento: 02-03-2023


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