Vai al contenuto

Agritech in Italia, volano gli investimenti nel 2023: +53% rispetto al 2022

Un agricoltore con il computer

Indoor e vertical farming, food retail e restaurant-tech sono i comparti che spingono le realtà di innovazione e digitalizzazione agroalimentare.

Accelerano l’innovazione e la digitalizzazione nel settore agroalimentare italiano. L’ultimo report di TheFoodCons, agenzia di advisory e servizi digitali per l’agricoltura, conferma che gli investimenti nell’agritech nel 2023 sono arrivati a quota 238 milioni di euro per un totale di 74 operazioni. L’incremento è del 53% rispetto al 2022. Una crescita significativa, in controtendenza rispetto al totale di investimenti tecnologici nelle start-up di altri settori.

Agritech in Italia, finanziamenti +53%

I progetti innovativi di indoor e vertical farming sono quelli più ambiziosi, con aziende del segmento che hanno incassato 109 milioni di euro. Le vertical farm sono edifici che accolgono un’intera filiera agroalimentare: produzione, trasformazione, vendita e consumo. Le indoor farm sono imprese che coltivano in interni con la tecnologia LED nel nome della sostenibilità ambientale.

Nell’agritech italiano sono saliti a 95 milioni di euro i finanziamenti a debito, pari al 40% del totale dei capitali distribuiti nel corso dell’anno appena trascorso. La crescita complessiva, quindi, è spinta dal ricorso al debito, ma anche dal lavoro svolto da CDP Venture Capital, sia tramite fondi diretti che fondi di fondi.

Una serra con coltivazioni in verticale
Il modello del vertical farming cresce in Italia

Il rapporto di TheFoodCons aggiunge che sono cresciuti pure il food retail (il mercato dell’acquisto online di alimenti in Italia è stato finanziato per 42,5 milioni) e le tecnologie per la ristorazione, il cosiddetto restaurant-tech. A far segnare un meno è il digital food: l’approccio digitale al modo in cui le persone consumano il cibo è in contrazione, con una flessione negli investimenti di oltre il 93% rispetto al 2022, scendendo a 3,3 milioni di euro.

Complessivamente, l’agritech e foodtech italiano ha incassato 55,1 milioni di euro in investimenti di serie A (il 23% del totale raccolto), 31,5 milioni per i round series B (+5,1% rispetto al 2022: il 13% degli investimenti complessivi) e 27 milioni per quelli di serie C, l’11,3% del totale. Schizza l’indice relativo al crowdfunding, che nel 2023 ha raggiunto i 14,5 milioni facendo un balzo del 19%.

Indoor farming e restaurant-tech vincitori del 2023

Antonio Iannone, il fondatore di TheFoodCons, definisce l’indoor farming “una fantastica anomalia italiana”. “Mentre le cronache foodtech mondiali riportano, con cadenza quasi settimanale, di aziende in bancarotta e investimenti azzerati, in Italia il comparto, nell’anno appena concluso, ha concentrato quasi la metà degli investimenti totali”, spiega Iannone.

Il secondo grande vincitore del 2023 è il comparto delle tecnologie per la ristorazione: le operazioni chiuse valgono 36 milioni di euro per una variazione positiva dell’89%. A trainare il restaurant-tech sono Soul-K e Soplaya, con l’aggiunta di start-up agguerrite come Restworld e Quisto.

Riproduzione riservata © 2024 - LEO

ultimo aggiornamento: 26 Febbraio 2024 11:54

Bonus psicologico e psicologo di base gratuito: le novità