Il nuovo piano punta a spingere gli Stati membri verso un investimento maggiore sulle biciclette, piste ciclabili e incremento del settore.

Costruire autostrade ciclabili, investire di più sulle biciclette come mezzo di trasporto, abbassare l’Iva sulle bici e puntare sull’industria europea del settore sono solo alcuni dei punti previsti nel piano del Parlamento europeo. Quest’ultimo, definito “cycling strategy” e approvato in questi giorni, vuole spingere la Commissione e gli Stati membri ad incentivare l’uso delle bici in Europa. 18, in totale, sono i punti previsti nel piano.

I punti del piano dell’Ue sulle biciclette

Tra i 18 punti previsti nel piano dell’Unione Europea ci sono obiettivi diversi. Si parte con una proposta tradizionale, ovvero nominare il 2024 anno europeo della bicicletta. Poi si passa a proposte innovative e pratiche come, ad esempio, le autostrade ciclabili. Ovvero delle piste ciclabili particolari che colleghino periferie e centri urbani. L’obiettivo è quello di utilizzare le bici come mezzo di trasporto in sostituzione alle auto. Il piano prevede inoltre l’incentivo della multimodalità, cioè la possibilità di integrare in modo comodo ed efficace le bici come mezzo di trasporto. Nel dettaglio l’idea è quella di poter portare la bici sul treno o parcheggiarla in spazi appositi fuori dalle stazioni per poi prendere altri mezzi. Lo scopo di tutto il piano è quello di raddoppiare il numero di chilometri percorsi in bici in Europa entro il 2030.

Una coppia in bicicletta
Una coppia in bicicletta

Gli incentivi e l’attenzione al settore

Tra gli obiettivi del nuovo piano Ue c’è anche un’attenzione particolare all’industria delle biciclette spingendo gli Stati membri ad incentivare la produzione di bici e componenti Made in Europe. Considerato che altri Paesi del mondo investono moltissimo in questo settore l’Ue spera di accorciare il divario. C’è da dire che questo incentivo potrebbe portare nuovi e più posti di lavoro, creazione di poli ciclistici e miglioramento della formazione professionale. Anche l’Italia sta cercando di fare la sua parte ed è sempre in aumento la vendita di biciclette anche online. Nel piano è prevista poi la riduzione dell’Iva sulle bici (compresi noleggio e riparazione) prendendo come esempio il Portogallo che a novembre 2022 l’ha abbassata dal 23% al 6%.

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ultimo aggiornamento: 18-03-2023


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