Secondo Coldiretti, birra e champagne italiani conquistano Germania e Francia, paesi europei verso i quali sono aumentate le esportazioni di tali bevande alcoliche.
Il Made in Italy ĆØ sempre piĆ¹ forte in Europa, in particolare in Francia e in Germania, nazioni del Vecchio Continente che amano particolarmente la birra e lo champagne nostrani. Ć quanto emerge dall’analisi condotta da Coldiretti – elaborata in occasione dell’apertura di Cibus, Salone Internazionale dell’Alimentazione – dalla quale emerge che sono aumentate del 10% le esportazioni di birra italiana in Germania e dell’8% le spedizioni di spumante in Francia. CiĆ² dimostra come i prodotti alimentari realizzati in Italia siano sempre piĆ¹ apprezzati oltre confine.
Birra e champagne italiani conquistano Germania e Francia nonostante il Covid
Secondo una nuova analisi condotta da Coldiretti, le esportazioni di birra e champagne, rispettivamente verso Germania e Francia, sono aumentate del 10% e dell’8%. Le vendite di prodotti Made in Italy verso gli altri paesi europei sono sempre state apprezzabili e continuano a crescere anche alla capacitĆ di conferire agli stessi alti livelli di innovazione e qualitĆ . Francia e Germania – produttori a loro volta di champagne e birre apprezzati – sono, dunque, letteralmente conquistati dalle produzioni dello Stivale.
Un risultato che giunge nonostante i mesi di pandemia e di chiusure a causa del COVID-19 e che si estendono anche oltreoceano. Secondo Coldiretti, infatti, l’esportazione di birra italiana ha avuto un’impennata del 32% anche negli Stati Uniti. Il boom del Made in Italy non riguarda solamente queste due bevande alcoliche. L’Italia, infatti, nel 2021 ha iniziato ad esportare anche riso verso la Cina, nazione che fa un uso massiccio di questo alimento, essendone anche produttore.
Il successo del Made in Italy alimentare nel mondo
Coldiretti sostiene che la produzione di birra artigianale abbia raggiunto i 550 milioni di litri su base annuale, di cui un terzo proviene da aziende che fanno leva su azioni innovativi, come la certificazione a chilometri zero e produzione di specialitĆ legate al territorio ed artigianali, sapendosi oltretutto adattare ai cambiamenti, trasformando le difficoltĆ in opportunitĆ concrete.
Bisogna anche ricordare che in Italia ĆØ stato attuato anche un grande adattamento ai mutamenti climatici, che hanno spinto diversi agricoltori ad optare per colture esotiche, in particolare in regioni come Puglia, Sicilia e Calabria, dove sono state avviate coltivazioni di frutta esotica, superando, in totale, i 1.000 ettari: vengono coltivati banane, mango, avocado, lime, frutto della passione, anona, feijoa, casimiroa, zapote nero, litchi, tipici prodotti provenienti dall’Asia e dall’America Latina.
Riproduzione riservata Ā© 2024 - LEO
ultimo aggiornamento: 3 Ottobre 2021 15:28