Finalmente il bonus da 500 euro viene riconosciuto anche agli insegnanti precari: i beneficiari potranno richiedere gli arretrati.

Buone notizie per i tantissimi insegnanti precari d’Italia: grazie ad una sentenza del Tribunale di Firenze, anche coloro che hanno un contratto a tempo determinato possono avere accesso al bonus di 500 euro. La Carta del docente smette di essere uno strumento discriminatorio e diventa universale.

Bonus insegnanti precari: in arrivo 500 euro e gli arretrati

Dopo anni di battaglie in tribunale, anche gli insegnanti precari potranno accedere alla famosa Carta del docente. Fino ad oggi, questo bonus annuale da 500 euro era riconosciuto soltanto ai docenti di ruolo, sia a tempo pieno che parziale, e ai professori in periodo di prova e formazione. Con questo incentivo, i beneficiari possono acquistare prodotti e servizi, quali: libri, manuali, testi (sia cartacei che in formato digitale), biglietti per musei, mostre, eventi culturali, spettacoli, hardware e software. Inoltre, hanno accesso ad attività e iniziative previste dal Piano triennale dell’offerta formativa e dal Piano nazionale di formazione.

Grazie alla sentenza emessa dal Tribunale di Firenze, anche gli insegnanti precari avranno diritto alla Carta del docente. I giudici sono stati chiamati a valutare la situazione di due professori assunti a tempo determinato e privati della possibilità di accedere al bonus annuale di 500 euro. La sentenza parla di disparità e obbliga il Ministero dell’Istruzione a far valere il principio di non discriminazione. Non solo, gli insegnanti avranno diritto agli arretrati di cinque anni, pari a 2.500 euro. Con questa somma, potranno anche iscriversi a corsi di laurea, di specialistica o di aggiornamento.

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Carta del docente: cosa cambia con la sentenza di Firenze?

Con la sentenza emessa dal Tribunale di Firenze sul bonus da 500 euro, anche gli insegnanti precari avranno finalmente diritto alla Carta del docente. Questo significa che da oggi in poi, i professori che non hanno ottenuto il contributo negli anni passati potranno richiedere gli arretrati al Ministero dell’Istruzione. E’ bene sottolineare che questa battaglia è iniziata nel 2015 per volere del movimento dei docenti e insegnanti precari con contratti determinati. In materia si è espressa anche la Corte di Giustizia Europea che, in merito ad un ricorso presentato dall’Associazione nazionale insegnanti e formatori (Anief), ha sottolineato che la Carta del docente “entra in contrasto con il divieto di discriminazione fissato dalla clausola numero 4 dell’accordo quadro europeo in materia di lavoro a tempo determinato“.

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ultimo aggiornamento: 01-02-2023


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