Ecco tutto quello che bisogna sapere sul bonus mobili 2022: le differenze, a chi spetta e quanto conviene.

La legge di Bilancio ha prorogato il bonus mobili anche nel 2022, ma ci sono diverse novità introdotte rispetto all’anno scorso. L’incentivo resta una detrazione Irpef del 50% e spetta a chi acquista mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio. Tuttavia si abbassa il massimale di spesa su cui calcolare la detrazione. In molti si sono chiesti se convenga. Ecco la risposta!

Bonus mobili 2022: chi ne ha diritto e quanto conviene

Dai 16.000 euro previsti in via eccezionale per il 2021 dal governo di Mario Draghi, il massimale del bonus mobili 2022 è ridotto a 10.000 euro. Nei due anni successivi, il 2023 e il 2024, scenderà ancora passando a 5.000 euro. Resta necessario che gli acquisti siano effettuati entro il 31 dicembre 2024 e che gli interventi di ristrutturazione edilizia siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.

Non è prevista la possibilità di optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura. La detrazione può essere quindi sfruttata esclusivamente in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi.

I mobili oggetto di bonus sono i seguenti:

  • letti;
  • armadi;
  • cassettiere;
  • librerie;
  • scrivanie;
  • tavoli;
  • sedie;
  • comodini;
  • divani;
  • poltrone;
  • credenze;
  • materassi;
  • apparecchi di illuminazione.

Gli elettrodomestici appartengono a otto tipologie:

  • frigoriferi e congelatori di classe non inferiore alla F;
  • lavatrici di classe non inferiore alla E;
  • lavasciuga, asciugatrici e lavastoviglie di classe non inferiore alla E;
  • forni e apparecchi di cottura di classe non inferiore alla A;
  • forni a microonde;
  • stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche e apparecchi elettrici di riscaldamento;
  • radiatori e ventilatori elettrici;
  • apparecchi per il condizionamento.
Una donna monta un mobile
La legge di Bilancio 2022 ha prorogato il bonus mobili anche nel 2022

L’Agenzia delle Entrate specifica che gli interventi di ristrutturazione che rientrano nell’incentivo sono di tre tipi:

  • ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo di un immobile;
  • manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni del condominio;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza.

La ristrutturazione edilizia include:

  • modifica della facciata;
  • realizzazione di una mansarda o di un balcone;
  • trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda;
  • apertura di nuove porte e finestre;
  • costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.

Per restauro e risanamento conservativo si intende:

  • adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti;
  • ripristino dell’aspetto storico-architettonico dell’edificio.

Infine la manutenzione straordinaria comprende:

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza;
  • realizzazione dei servizi igienici;
  • sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso;
  • costruzione di scale interne;
  • rifacimento di scale e rampe;
  • realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate;
  • sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare.

Bonus mobili 2022: a chi spetta e per quali interventi

Sono esclusi dal bonus gli interventi di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti come la tinteggiatura di pareti e soffitti, il rifacimento di intonaci interni e la sostituzione di infissi esterni e pavimenti.

I pagamenti delle spese devono avvenire esclusivamente con bonifico, carta di debito o carta di credito. Per richiedere il bonus, è necessario inviare comunicazione dell’acquisto all’Enea e conservare i documenti richiesti: ricevuta del bonifico o dell’avvenuta transazione per i pagamenti con carta di credito o di debito; documentazione di addebito sul conto corrente; fatture di acquisto riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione una guida per il bonus mobili sul suo sito ufficiale.

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ultimo aggiornamento: 09-02-2022


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