Canù, la cannuccia biodegradabile e gluten free della Cooperativa Campo è in corsa per il Compasso d’oro, l’autorevole premio mondiale di design.
Canù, la cannuccia biodegradabile “anche gluten-free e sempre no OGM” realizzata dalla Cooperativa Campo, entra a far parte dell’industria italiana più innovativa al mondo. L’invenzione del designer Pietro Lagreca per la cooperativa di Fossombrone, in provincia di Pesaro e Urbino, è stata inserita nell’Adi Design Index 2020, la selezione annuale del miglior design italiano realizzata dall’Osservatorio permanente del design. La candidatura consente a Canù di diventare finalista del Compasso d’oro, il più antico e autorevole premio mondiale di design.
La cannuccia biodegradabile Canù finalista al Compasso d’oro
Il Compasso d’oro è il riconoscimento assegnato dall’ADI (l’Associazione per il disegno industriale) e istituito nel 1954 da Gio Ponti, organizzato per anni dai grandi magazzini la Rinascente. Una commissione di 150 professionisti, esperti, critici, storici e giornalisti specializzati raccoglie tutte le idee più innovative emerse tra le nuove frontiere del design e assegna il riconoscimento alle più meritevoli.
Tra i candidati della 27esima edizione, il cui concetto chiave è il design “per lo sviluppo sostenibile e responsabile”, spicca la cannuccia di pasta di semola biologica. Canù concorre nella categoria Food Design ed è presentata dai suoi ideatori come “senza veleni”, un “passo avanti” per il consumatore sensibile e una “piccola rivoluzione” verso un mondo plastic-free.
La Cooperativa Campo si occupa da 40 anni di agricoltura biologica ed è stata la prima azienda al mondo a commercializzare pomodori biologici in lattina, nell’ormai lontano 1985. Canù è fatta di mais e riso, è biodegradabile al 100% e si può pure mangiare. Non presenta coloranti (il colore della cannuccia è ottenuto con prodotti naturali come le lenticchie rosse) e non cambia il sapore di cocktail e bevande.
Lagreca si è ispirato ad una cannuccia prodotta in un ristoratore di Bristol, che utilizza soltanto materiali naturali mettendo al bando la plastica. Il prossimo passo, ha rivelato al Corriere della Sera il presidente della cooperativa Lorenzo Massone, è uno smaltimento simile a quello della raccolta degli olii esausti. “Le cannucce di pasta si possono recuperare – spiega Massone – e destinare agli impianti dove si produce mangime per animali. Smaltirle con l’umido, invece, sarebbe uno spreco”.
Canù dal Compasso d’oro alla conquista del mondo
La promozione che arriva dalla nomination al Compasso d’oro consentirà a Canù di allargare la rete di vendita a privati ed aziende in Italia e all’estero.
L’invenzione di Coop Campo spicca tra le altre – dichiarano dalla cooperativa nell’intervista al Corriere della Sera – “perché è sostenibile; perché è unica e si distingue; perché ha una identità che le deriva dal nome; perché ha colori e lunghezze diverse che possono esaltare il design del prodotto; perché è bella; perché è design puro… e da oggi è design riconosciuto”.
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ultimo aggiornamento: 11-07-2021