Organizzato da Prime Donne, la scuola di politica di +Europa, Femministi! vuole “superare barriere e stereotipi spesso nascosti”.
La politica identitaria entra sempre di più nell’agenda contemporanea. L’ultimo intervento in ordine di tempo è Femministi! – Laboratorio per un altro genere di politica, la scuola di formazione per politici maschi nata con l’obiettivo di “colmare il divario di genere in politica” e “per superare barriere e stereotipi spesso nascosti”. Questo progetto è promosso da +Europa con i fondi del 2×1000 e la collaborazione di Pd, Azione, Verdi, Italia Viva, Movimento 5 Stelle e lista Sala e realizzato da Prime Donne, la scuola di politica del partito fondato da Emma Bonino.
Come funziona il laboratorio Femministi!
Femministi! è un laboratorio che prevede 5 sessioni e 15 ore di formazione su tematiche differenti. La prima sessione punta a sensibilizzare con esempi pratici, giochi di ruolo e “forum teatro” sui privilegi maschili, “gli svantaggi causati dai ruoli tradizionali sia maschili che femminili e gli stereotipi presenti in politica”.
La seconda analizza i dati e gli studi scientifici alla base di una leadership inclusiva, secondo le linee-guida del W20. La Sessione 3 sottolinea le barriere formali e informali “che ostacolano la partecipazione politica delle donne” e i meccanismi che i partiti possono adottare per superarle.
La quarta sessione si concentra sulla comunicazione e sul modo in cui vengono percepite le donne in politica. La quinta e ultima commenta la situazione attuale della politica italiana alla luce del lavoro laboratoriale svolto.
Tra le trainer e collaboratrici spiccano Carlotta Osti, specialista in politiche europee e appassionata di politiche di genere e movimenti sociali, l’esperta di pari opportunità Lucina Di Meco ed Emiliana De Blasio, coordinatrice del Centre for Conflict and Participation Studies presso la LUISS, dove insegna Sociologia della comunicazione, Open Government e Gender Politics.
Non mancano gli interventi dei politici di professione, come la senatrice Bonino, la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, Alessandro Capriccioli, Mattia Morbidoni e Massimo Coppin di +Europa, Gianmauro Dell’Olio del M5S, Francesco Natali di Iv, Antonino Paolini di Azione e Vinicio Peluffo del Pd.
Femministi! descritto da Costanza Hermanin
Costanza Hermanin, docente di politica e istituzioni europee al Collegio d’Europa di Bruges e collaboratrice della Open Society Foundations di George Soros, illustra in una nota le motivazioni che hanno spinto Prime Donne a realizzare questo laboratorio.
“Ci siamo rese conto – spiega Hermanin – che non sono le donne ad avere bisogno di una formazione specifica per fare politica. Ci sono prassi escludenti e politiche pubbliche che rendono difficile il raggiungimento della parità, soprattutto in politica. Questi elementi devono essere portati all’attenzione degli uomini politici, perché ne prendano coscienza e affianchino le donne nella battaglia per la parità in politica, su cui l’Italia sconta un ‘gap’ più grande che in qualsiasi altro settore”.
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ultimo aggiornamento: 10-07-2021