La graduatoria Ecosistema urbano 2023 delle performance ambientali delle città italiane premia il capoluogo trentino: ecco la lista completa.

La città più green d’Italia nelle performance ambientali è Trento. Lo rivela la classifica Ecosistema urbano 2023 stilata da Legambiente. La trentesima edizione del rapporto curato dall’associazione ambientalista con Ambiente Italia e il Sole 24 Ore, ha analizzato le prestazioni dei 105 comuni capoluogo e la regina verde è Trento, seconda nel 2022 e già vincitrice due e tre edizioni fa.

Trento città più green d’Italia per Legambiente

Il capoluogo trentino diminuisce i consumi idrici (147,4 litri procapite al giorno) e la produzione totale di rifiuti (446 chili per abitante all’anno) ed è al settimo posto nella raccolta differenziata. Trento ha un buon livello di qualità dell’aria (NO2, Pm10 e Pm2,5), mentre peggiora nei giorni di superamento dell’ozono.

Al secondo posto c’è Mantova, decima lo scorso anno e terza due anni fa. Il capoluogo lombardo abbassa i valori medi di NO2, Pm10 e Pm2,5 ed è quarta in assoluto (dietro a Ferrara, Pordenone e Treviso) nella differenziata. I dati d’eccellenza sono negli aumenti dei passeggeri del trasporto pubblico e del suolo destinato ai pedoni.

Trento
Trento dall’alto

Il gradino più basso del podio è occupato da Pordenone, quinta due anni fa e settima nel 2022. Il capoluogo friulano migliora diversi indici importanti come quelli dei consumi idrici, delle perdite nella rete idrica e della produzione di rifiuti urbani. Importante il secondo posto assoluto nella raccolta differenziata con l’85,3%.

Tra le città del sud, la prima è Cosenza al settimo posto: alle sue spalle Cagliari (16) e Oristano (22). Vanno male le metropoli. Roma è soltanto 89esima, Milano scende al 42esimo posto (la scorsa edizione era già al 38esimo), Firenze slitta al 53esimo posto e Genova al 58esimo. Fanalino di coda Catania e Palermo, entrambe al 105esimo posto, precedute da Caltanissetta in posizione numero 103.

Città più green d’Italia: la classifica 2023

Le emergenze urbane sono soprattutto relative a smog, gestione dei rifiuti, traffico, difficoltà del sistema di Tpl, dispersione di acqua potabile e suolo consumato. Senza dimenticare la scarsa diffusione del solare termico e fotovoltaico e della ciclabilità. A Catania si registra il numero più alto di auto circolanti: 78 ogni 100 abitanti.

Le città vanno ripensate come motori di un cambiamento capace di renderle vivibili e a misura umana, nonché laboratori fondamentali per il percorso di decarbonizzazione – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. Occorre infrastrutturarle, realizzando gli impianti industriali dell’economia circolare, riducendo le perdite nella rete di distribuzione dell’acqua, completando la rete di fognatura e depurazione delle acque reflue, facilitando la permeabilità del tessuto urbano alle acque piovane per adattarsi alla crisi climatica e ricaricare le falde, diffondendo le colonnine di ricarica elettrica negli spazi pubblici. Nei prossimi anni l’Italia dovrà moltiplicare i cantieri della transizione ecologica in tutte le città del nostro Paese”.

Riproduzione riservata © 2024 - LEO

ultimo aggiornamento: 04-11-2023


Bonus colonnine per imprese e professionisti: come funziona questo contributo

Visita al Colosseo, arriva il biglietto nominativo: le nuove regole