Sviluppato dall’olandese Delft University of Technology e finanziato da Klm, l’aereo Flying V ci farà volare nelle ali: ecco come.

Si chiama come la famosa chitarra Gibson suonata da Rudolf e Michael Schenker, James Hetfield e Kirk Hammett ed è già diventato l’aereo del futuro. Il Flying V è il gigantesco jet a forma di V che sta per debuttare nei nostri cieli con un obiettivo ben preciso: ridurre l’inquinamento. Sviluppato in Olanda dai ricercatori della Delft University of Technology e finanziato da Klm, questo prototipo per voli a lungo raggio consente un notevole risparmio di carburante grazie al suo design futuristico.

Flying V: com’è fatto l’aereo ecosostenibile

L’idea del Flying V è di Justus Benad, studente della TU Berlin che l’ha concepita durante il progetto di tesi all’Airbus di Amburgo. La caratteristica principale sono le due cabine passeggeri sulle ali, che fanno contemporaneamente da carlinga e da fusoliera. La capienza resta la stessa degli attuali voli commerciali (314 passeggeri e 160 metri cubi di carico), con la differenza che la sua forma è più leggera, performante e aerodinamica.

L’apertura alare è di 65 metri, la lunghezza si riduce invece a 55 metri: l’aereo è quindi in grado di muoversi più agilmente tra gate e piste. Secondo i calcoli il Flying V potrebbe volare con meno carburante e ridurlo addirittura del 20%, andando ad impattare in maniera significativa sulle emissioni di CO2.

L'aereo Flying V
L’aereo Flying V (fonte foto: TU Delft)

Il Flying V è più piccolo dell’A350 e ha una superficie inferiore rispetto al volume disponibile – spiega il capo progetto di TU Delft, Roelof Vos, sul sito dedicato dell’università –. Di conseguenza, la resistenza è inferiore. Il Flying V ha quindi bisogno di meno carburante per coprire la stessa distanza”.

La cabina di forma ovale e l’interno leggero mirato al comfort dei passeggeri è opera del professor Peter Vink e del designer industriale Thomas Rotte.

Quando potremo volare sull’aereo Flying V

L’Università tecnica di Delft ha sperimentato il Flying V con un modello in scala e un team di Airbus composto da ingegneri e un pilota di droni per verificare le capacità di manovra, decollo e atterraggio.

L’esperimento ha avuto successo e i primi modelli dovrebbero essere prodotti e commercializzati fra il 2030 e il 2035. A differenza dell’Aerion Supersonic, per avere la possibilità di viaggiare su questo velivolo che apporterà “un cambiamento rivoluzionario nel settore dell’aviazione civile”, bisognerà aspettare fino al 2040 o al 2050.

Nel frattempo, alla Delft University stanno studiando innovativi modi di propulsione, come l’elettrico e l’ibrido elettrico, l’impatto climatico dell’aviazione e le operazioni sul traffico aereo, che consentiranno modi di nuovi di gestire gli aeroporti.

Fonte foto: TU Delft

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ultimo aggiornamento: 17-07-2021


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