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Genitori ai primi passi, il progetto per il benessere fisico e mentale di neo mamme e papà

Una mamma con il suo neonato in braccio

Nestlé Italia ha lanciato una piattaforma che vuole supportare neo e futuri genitori a vivere senza ansia e stress l’esperienza della genitorialità.

Dopo aver lanciato Baby Leave, il congedo di paternità retribuito esteso a tre mesi, Nestlé continua ad esplorare e sostenere l’arte difficile di essere genitore. La multinazionale ha presentato Genitori ai primi passi, un progetto che vuole studiare e comprendere le esigenze dei neogenitori e offrire loro un supporto concreto mettendo a disposizione tre sedute gratuite di psicoterapia per chi sceglie di iniziare un percorso di analisi, sia individualmente che in coppia.

Genitori ai primi passi: il progetto di Nestlé

Un’indagine realizzata dal Nestlé in Italia insieme a Unobravo (la piattaforma di psicologi online) e con il supporto tecnico dell’istituto di ricerca YouGov rivela dati interessanti sulle coppie che hanno accolto da poco il loro primo bimbo. Il campione del sondaggio ha raccolto oltre 1.100 neo-genitori o intenzionati a diventarlo, con domande focalizzate sul loro benessere fisico e mentale e sui supporti che ricevono in famiglia o dall’esterno.

Oltre l’84% di intervistate e intervistati dichiara innanzitutto che rifarebbe un figlio se potesse tornare indietro. A fronte di questo elemento, il 59% rivela che tra dubbi, incertezze e preoccupazioni per il futuro, è difficile essere genitore. Tuttavia, nonostante le difficoltà, il 69% percepisce sufficientemente il supporto del proprio partner nei compiti genitoriali.

Un padre con il figlio neonato
Ormai c’è parità di genere nella condivisione delle responsabilità in famiglia

Il 52% dei padri sacrifica il proprio benessere a favore di quello del bambino, mentre la percentuale si abbassa tra le madri: solo il 35% dice di sentirsi bene fisicamente e mentalmente. In tutti e due i casi, il 60% dei neogenitori manifesta il desiderio di avere un supporto da parte di uno psicologo per affrontare le sfide della genitorialità, ma appena il 4% partecipa effettivamente a percorsi di terapia con professionisti.

Nel 67% dei casi, la prima persona alla quale si rivolge chi è in difficoltà è il proprio partner. Il motivo è la connessione emotiva e la fiducia nella relazione tra genitori. La ricerca conferma una maggiore parità di genere rispetto agli ultimi anni nella condivisione delle responsabilità familiari: per l’80% del campione, i padri sono più attivi nel prendersi cura dei figli rispetto alle generazioni precedenti.

Genitorialità positiva: l’obiettivo da raggiungere

Nestlé è partita da alcuni numeri preoccupanti: il 40% delle persone prova ansia e preoccupazione all’idea di avere un figlio e un neogenitore su cinque non riesce ad occuparsi del proprio benessere. Grazie all’accordo di collaborazione con Unobravo, Nestlé vuole proprio fare rete ed essere vicina a quei genitori (o aspiranti tali) che sentono il bisogno di un confronto o di un aiuto “in questo momento speciale della loro vita”.

Sappiamo che ci vuole molto più di una buona alimentazione per crescere bambini sani e felici: per questo abbiamo lanciato il progetto Genitori ai primi passi per supportare genitori, neogenitori e futuri genitori a vivere nel modo più sereno l’esperienza della genitorialità”, spiega Giacomo Piantoni, HR Director di Nestlé Italia e “papà orgoglioso di due splendidi figli”.

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ultimo aggiornamento: 20 Settembre 2024 12:15

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