Germania: inaugurata, in Bassa Sassonia, la prima linea composta da 14 treni alimentati interamente a idrogeno.

La Germania ha inaugurato la prima linea ferroviaria al mondo, alimentata completamente a idrogeno. Si tratta del primo progetto al mondo che viaggia sui binari dei trasporti ecologici, nonostante ci siano stati diversi problemi di approvvigionamento. In totale, sono stati realizzati 14 treni dall’azienda francese Alstom che li ha forniti alla Bassa Sassonia. Con tali treni si collegano le città di Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervoerde e Buxtehude.

Germania, treni alimentati da idrogeno: il primo lancio al mondo

Landesnahverkehrsgesellschaft Niedersachsen ha iniziato a far funzionare 14 treni a idrogeno, al fine di sostituire, gradualmente, le locomotive diesel su un tratto di binari di 100 km (60 km) nella Germania nordoccidentale.

I treni Coradia iLint di Alstom sono al 100% alimentati da idrogeno e sono adibiti al trasporto passeggeri, come sottolineare dal gruppo industriale francese. Il treno può viaggiare tutto il giorno con un serbatoio di idrogeno, per po iessere rifornito – durante la notte – presso la stazione di rifornimento Linde.

I treni sono dotati di sistemi a celle a combustibile Cummins, azienda americana che si occuperà di fornire altri “54 sistemi di celle a combustibile ad Alstom per un ordine di 27 treni Coradia iLint che saranno consegnati nell’area metropolitana di Francoforte“, come confermato la società statunitense. Prima di essere immessi in circolazione, i convogli sono stati sottoposti a test per due anni in diverse regioni, tra cui Austria, Paesi Bassi, Polonia e Svezia.

Treno a idrogeno
Treno a idrogeno

L’importanza di questa tipologia di trasporto

I treni a idrogeno hanno un importante obiettivo: quello di procedere alla decarbonizzazione del settore ferroviario e migliorare il trasporto su rotaia, accantonando il diesel, utilizzato ancora per alimentare il 20% dei viaggi in Germania. In questo modo, si procede alla tutela dell’ambiente, incidendo notevolmente meno sul surriscaldamento climatico.

Tecnicamente, si tratta di treni a emissioni zero, i quali – per funzionare – miscelano l’idrogeno presente a bordo con l’ossigeno tratto dall’ambiente, mediante una cella a combustibile installata nel tetto. In questo modo, viene prodotta l’elettricità che permette al treno di muoversi.

L’operatore ferroviario regionale LNVG ha affermato che la linea di treni prodotta, costata 93 milioni di euro, impedirebbe il rilascio nell’atmosfera di 4.400 tonnellate di CO2 ogni anno.

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ultimo aggiornamento: 21-09-2022


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