Il nostro paese esporta grandi quantità di formaggi nei territori a stelle e strisce. A rivelarlo un rapporto di Confagricoltura.
Confagricoltura precisa – sui dati del Clal, società di consulenza e servizi per il settore lattiero – che l’Italia è il primo esportatore di formaggi negli Stati Uniti. Il nostro paese, infatti, invia verso le terre a stelle e strisce ben 13.635 tonnellate di questo prodotto, considerato una vera e propria eccellenza della produzione nostrana. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, spinge alla realizzazione di una politica commerciale, all’interno dell’Unione Europea, che punti alla sostenibilità ambientale e alla salvaguardia delle risorse naturali, per un futuro in cui si protegga il nostro pianeta.
Formaggi italiani al top in USA: le dichiarazioni
Quasi 14 mila tonnellate di formaggi l’Italia esporta negli Stati Uniti. Un dato che ci fa capire come sia apprezzato il made in Italy oltreoceano per quanto riguarda il settore dell’alimentazione e del cibo. Lo fa notare Confagricoltura, avvalendosi dei dati del Clal, anche se pare sia più vantaggioso l’accordo stipulato tra UE e Canada. “Per quanto riguarda il mercato canadese, con 2.627 tonnellate esportate, è stato conseguito il miglior risultato dal 2016 anno precedente all’entrata in vigore del Ceta. Dati confermano, una volta di più l’accordo economico e commerciale tra Ue e Canada è vantaggioso per l’agricoltura italiana“, afferma il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.
Il Presidente, inoltre, sottolinea l’importanza di salvaguardare l’ambiente, rendendo la produzione più sostenibile, per la tutela del nostro pianeta in chiave di green economy: “L’Europa deve diventare un modello di riferimento su scala globale. Il mercato unico può essere aperto soltanto ai prodotti ottenuti con regole compatibili con quelle europee in materia di sicurezza alimentare, diritti dei lavoratori, sostenibilità ambientale e benessere degli animali“. Inoltre, bisogna attivarsi al fine di creare un sistema di certificazione ambientale dei prodotti agricoli, per “conquistare nuove posizioni sul mercato mondiale“.
Il 99% dei formaggi italiani negli USA sono imitazioni
Anche se negli U.S.A il formaggio italiano è molto apprezzato, come altri prodotti alimentari realizzati nel nostro paese, c’è anche da considerare il rovescio della medaglia. Il 99% dei formaggi italiani negli Stati Uniti sono imitazioni o contraffazioni, “fake” diremmo in inglese. Più di 100 miliardi di euro è il valore del falso cibo italiano prodotto ogni anno nel mondo, secondo i dati diffusi dalla Federazione Italiana Agricoltori. Il 99% del formaggio venduto come italiano negli Stati Uniti è un’imitazione. Una foto dell’Asiago:
La Coldiretti avverte che le frodi alimentari stanno privando l’Italia di posti di lavoro e di reddito e fa sapere che esiste un fenomeno pervasivo – noto in inglese come Italian sounding – basato sulla vendita di presunti prodotti italiani che portano nomi italiani o che richiamano la lingua del Bel Paese. Di conseguenza, gli agricoltori sottolineano che due terzi di questo cibo nel mondo è falso e non ha nulla a che fare con la produzione italiana.
Tra i leader nella produzione del falso cibo italiano ci sono paesi in via di sviluppo, ma anche ricchi – Australia, Cina e Stati Uniti. Negli Stati Uniti, secondo la Coldiretti, il 99% dei formaggi venduti come italiani con nomi quali mozzarella, ricotta, provolone, Asiago, Grana Padano o Gorgonzola è frutto di un processo di contraffazione.
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ultimo aggiornamento: 10-08-2021