La piattaforma, ospitata all’interno di Koinos Capital, ha annunciato il lancio del suo primo fondo di private equity e venture capital da 50 milioni di euro.

Dopo i 550 milioni di risorse stanziate dal PNRR, arriva in Italia un fondo speciale per le startup: l’IFF, Italian Founders Fund. La sua caratteristica è la guida affidata a chi le startup le ha fondate e lanciate sul mercato. Dietro il progetto ci sono infatti i soci della società di private equity milanese Koinos Capital, attiva dal 2020 grazie a Francesco Fumagalli, Marco Morgese e Marco Airoldi.

Italian Founders Fund: cos’è di preciso?

IFF è un fondo da 50 milioni di euro sostenuto da 100 investitori tra imprenditori di vari settori e personalità chiave del mondo dell’innovazione. Il veicolo sostiene il talento emergente, concentrandosi sulla crescita di nuove imprese italiane, attive su tutto il territorio nazionale o anche all’estero. L’obiettivo di Italian Founders Fund è essere investitore principale nelle fasi di pre-seed e seed.

Oltre ai finanziamenti, l’IFF garantisce alle giovani realtà in portafoglio l’assistenza di una rete di investitori diversificata e altamente qualificata. In futuro c’è la voglia di rivolgersi a startup straniere interessate ad entrare nel mercato italiano. Come spiegano da Koinos Capital, il fondo “è nato come risposta diretta al desiderio della comunità di fondatori italiani di mettere l’Italia sulla mappa dei migliori spot in Europa per aprire un’azienda”.

Un imprenditore con il laptop
IFF sarà una piattaforma multi-asset che comprende private equity e venture capital

Guidato da Lorenzo Franzi, ex partner di Global Founders Capital, IFF punta a completare 25 transazioni nel corso del suo periodo di investimento, con investimenti iniziali che vanno da 500mila a 1,5 milioni di euro e la possibilità di accedere a ulteriori 2,5 milioni nei round successivi di follow on. “Grazie al background e al network dei nostri fondatori-investitori, miriamo a consentire a progetti promettenti di emergere e crescere, trasformando il potenziale non sfruttato in aziende capaci di generare valore, cambiamento e posti di lavoro”, spiega Franzi.

Credo che questo sia un significativo segno di maturità per l’ecosistema digitale italiano, come si è visto in altri Paesi dove la presenza di fondi di venture capital alimentati da capitale privato e l’esperienza di fondatori di successo è una chiara indicazione di un ecosistema in maturazione e in crescita”, aggiunge il manager con un passato nel fondo di venture capital di Rocket Internet.

I primi investimenti di Italian Founders Fund

Il primo investimento annunciato da IFF (insieme a Exor Ventures) è in JetHR, una piattaforma per assumere dipendenti, gestire il personale aziendale e pagare gli stipendi, automatizzando tutti i processi e saltando la burocrazia. Fondata alla fine del 2022 da Marco Ogliengo e Francesco Scalambrino, la tech company milanese ha già raggiunto 1 milione di euro di entrate ricorrenti annuali.

Il secondo investimento di IFF è stato effettuato in Glaut, startup che si occupa di aiutare le aree marketing delle aziende B2C con sondaggi conversazionali personalizzati. Lanciata da Matteo Cera e Giovanni Del Gallo alla fine del 2023, la giovane società di ricerche di mercato ha completato un round di pre-seed da 1,4 milioni di dollari. A questa fase hanno partecipato Brainstorm Ventures, Alecla7, Ithaca, BHeroes, Club degli Investitori, Eden Ventures, Delirus Capital e altri angel investors.

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ultimo aggiornamento: 30-06-2024


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