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L’intelligenza artificiale per diagnosticare precocemente l’Alzheimer

Risonanza magnetica

È molto importante procedere alla diagnosi dell’Alzheimer in tempo: in aiuto dei medici arriva l’intelligenza artificiale.

L’avanzamento tecnologico dell’intelligenza artificiale sta modificando vari ambiti, inclusa la medicina. Un esempio – in tal senso – è il progetto sostenuto dalla Fondazione Perugia, che punta a sviluppare un modello avanzato di IA per assistere i medici nel riconoscimento precoce dei sintomi dell’Alzheimer. Tal innovazione promette di migliorare la gestione delle malattie e la qualità della vita dei pazienti, fornendo agli operatori sanitari strumenti diagnostici più sofisticati.

Il progetto IA di Perugia per una diagnosi precoce dell’Alzheimer

Finanziato con 70.000 euro dalla Fondazione Perugia, il progetto dell’Università degli Studi di Perugia si focalizza sull’impiego dell’IA nella gestione dell’Alzheimer.

Coordinato dal professor Luca Gammaitoni, fisico dell’Ateneo, il progetto prevede la creazione di un modello basato sull’analisi di dati, al fine di migliorare l’identificazione precoce dei sintomi di questa malattia neurodegenerativa.

Alzheimer
Alzheimer

Il progetto è interdisciplinare e coinvolge esperti di fisica, medicina, neurobiologia e informatica. L’impiego dell’intelligenza artificiale – nell’analisi dei dati medici – sta rivoluzionando la neurologia.

Presso l’Università di Perugia, questa tecnologia avanzata sta per essere utilizzata al fine di elaborare e classificare le informazioni raccolte da più di mille pazienti neurologici.

Questo processo sofisticato di analisi dati contribuirà – nei fatti – alla creazione di un modello specifico della malattia, un passo fondamentale che offrirà ai medici la capacità di rilevare con precisione e in modo tempestivo i sintomi dell’Alzheimer. Ciò permette, dunque, di attuare un trattamento più rapido ed efficace per i pazienti.

Caratteristiche e sintomi dell’Alzheimer

L’Alzheimer è la forma più comune di demenza, che inizia – generalmente – con sintomi lievi che si aggravano progressivamente e che influenzano, significativamente, la vita quotidiana.

Tra questi, ci sono perdita di memoria a breve termine, difficoltà di linguaggio, cambiamenti di personalità e disorientamento. I sintomi possono essere precoci, intermedi e tardivi e peggiorano gradualmente con il tempo.

Questa malattia, che non è limitata agli anziani, può avere un’esordio precoce, spesso tra i 40 e i 60 anni. Al momento incurabile, l’Alzheimer ha una progressione imprevedibile e richiede trattamenti per gestirne i sintomi, in modo da poter migliorare, anche se temporaneamente, la qualità della vita dei pazienti e dei loro caregiver.

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ultimo aggiornamento: 29 Gennaio 2024 17:17

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