Il Malawi brucia 19.610 dosi di Astrazeneca scadute: tale mossa sarebbe utile per aumentare la fiducia del pubblico nel programma vaccinale.
Le autorità sanitarie del Malawi hanno distrutto 19.610 dosi di vaccini AstraZeneca anti-COVID-19 scadute, sostenendo che tale mossa dovrebbe aumentare la fiducia del pubblico verso il programma vaccinale del paese. Il ministro della Salute, Khumbize Kandodo Chiponda, ha inserito alcune delle fiale delle dosi scadute in un inceneritore per avviare la distruzione al Kamuzu Central Hospital di Lilongwe, la capitale del paese.
“Stiamo distruggendo questi vaccini perché – da politica del governo – non devono essere utilizzati prodotti sanitari scaduti“, ha riferito alla BBC. “Storicamente nell’ambito del programma di immunizzazione ampliato del Malawi non è mai stato utilizzato alcun vaccino scaduto“.
Il Malawi ha bruciato 20 mila dosi di AstraZeneca scadute
Chiponda, ministro della Salute del Malawi, ha spiegato le motivazioni che sono alla base dell’idea di bruciare in pubblico le dosi di vaccino AstraZeneca scadute. Ha sottolineato, infatti, che bruciare i vaccini rafforzerà la fiducia dei cittadini nel programma vaccinale, nonché nel fatto che le dosi che vengono somministrate sono buone e prive di rischi per la salute: “A nome del governo, assicuro a tutti i malawiani che a nessuno verrà somministrato un vaccino COVID scaduto“.
Le dosi facevano parte di un lotto di 102.000 vaccini arrivato il 26 marzo, su iniziativa dell’Unione Africana e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sono scaduti il 13 aprile, quando mancavano tre settimane per poter essere utilizzati. A quel punto il Malawi è riuscito a dispiegarne circa l’80%. Utilizzato, a tale scopo, un inceneritore farmaceutico chiuso prima della combustione dei vaccini AstraZeneca COVID-19, scaduti presso il principale ospedale di riferimento del Malawi, il Kamuzuz Central Hospital di Lilongwe.
La distruzione dei vaccini è stata testimoniata da diversi alti funzionari “per aumentare la trasparenza“, ha detto il segretario alla sanità, Charles Mwansambo. Il Malawi avrà ancora scorte necessarie di vaccini COVID-19 nelle strutture sanitarie pubbliche e private. Il governo, però, non ha chiarito come e dove otterrà più vaccini.
Cosa ne pensa l’Organizzazione Mondiale della Sanità?
Ad aprile 2021, l’OMS ha esortato le nazioni africane a non distruggere le dosi scadute del vaccino AstraZeneca dopo che diversi paesi hanno ricevuto dosi dall’India con una durata di conservazione molto breve. Negli ultimi giorni, però, l’OMS ha cambiato la sua posizione e ha riferito che i vaccini dovrebbero essere distrutti.
I paesi africani hanno lottato per garantire un numero sufficiente di vaccini COVID-19 per lanciare l’immunizzazione di massa. Molti si affidano alle consegne del programma globale di vaccini COVAX, che è co-guidato dall’OMS e dai partner, inclusa la GAVI Alliance. Il Serum Institute of India (SII) conta di fornire vaccini contro il Coronavirus a COVAX e ad altri paesi entro la fine dell’anno. Il ritardo frenerà in modo significativo gli sforzi globali per immunizzare le persone contro COVID-19.
Il SII è il più grande produttore di vaccini al mondo. La società ha dichiarato – a marzo – che stava posticipando tutte le esportazioni di vaccini contro il Coronavirus per far fronte all’ondata esplosiva di casi nel subcontinente. All’epoca, l’OMS ha riferito che si aspettava che le consegne di vaccini COVID-19 dall’India riprendessero entro giugno e che l’interruzione avrebbe interessato circa 90 milioni di dosi.
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ultimo aggiornamento: 27-05-2021