Si chiama Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più l’iniziativa del governo per favorire i consumi e un corretto stile alimentare: ecco tutti i dettagli.

Contrastare il caro prezzi e promuovere un’alimentazione che rispetta la salute e l’ambiente: è l’obiettivo di Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più, l’iniziativa nazionale che lancia nei ristorante i menù scontati per i bambini e forti ribassi per le famiglie numerose. I menù per bambini fino a 10 anni avranno prezzi ridotti, sotto i 10 euro. Quelli infrasettimanali sono invece per le famiglie con numerosi figli a carico.

Menù scontati per bambini: come funziona

Il progetto avrà una durata di cinque mesi: andrà avanti fino al 30 giugno. L’adesione da parte dei ristoratori è volontaria e facoltativa. Il piano è nato da un progetto congiunto che coinvolge i Ministeri dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, delle Imprese e del Made in Italy, del Turismo, della Salute e per le Pari Opportunità e Famiglia.

Oltre a voler limitare i prezzi del ristorante per le famiglie, la mossa vuole valorizzare i prodotti tipici e le produzioni di qualità con i piatti del territorio. I promotori, infatti, citano due obiettivi: da un lato, favorire l’accesso ai ristoranti delle famiglie, in particolar modo quelle numerose, con il contenimento dei prezzi; dall’altro, potenziare il settore della ristorazione e della produzione agricola, promuovendo il turismo locale, l’ecoturismo e la stagionalità degli alimenti.

Un gruppo di persone mangia insieme al ristorante
La valorizzazione della ristorazione italiana passa per l’eccellenza dei prodotti agroalimentari

L’accordo è stato sottoscritto dalle associazioni di categoria Fipe, Aigrim, Slow Food, Cna, Confartigianato, Confcooperative-Fedagripesca, Agci, Legacoop Agroalimentare, Alleanza delle Cooperative, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Cia e Forum delle Associazioni Familiari. Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio, si dichiara soddisfatto per un’iniziativa che esalta “il ruolo sociale dei pubblici esercizi come luoghi di convivialità e ospitalità”.

Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, spiega che “siamo bombardati da pubblicità che spesso nel settore alimentare non vanno a vantaggio dei più deboli, come i bambini, ma solo dei profitti di chi produce”. L’accordo raggiunto “mira a investire sull’educazione alla qualità dell’alimentazione”.

Ristoranti, prezzi ridotti per famiglie numerose

Adolfo Urso, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, fa sapere che questo progetto “serve al sostegno delle famiglie, a contrastare l’inflazione e a incentivare i consumi: sono queste tre le strade per sostenere il sistema Paese”. La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, sottolinea che Aggiungi un posto a tavolarappresenta un elemento di attenzione verso il settore dei servizi, anche per aumentare il livello dello standard”.

Orazio Schillaci, il ministro della Salute, ribadisce che il piano serve a “promuovere un corretto stile alimentare soprattutto tra i bambini”, mentre la ministra per le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella, ritiene che “la famiglia sia la questione che investe trasversalmente tutto il governo ed è al centro delle preoccupazioni dell’esecutivo: questa iniziativa lo dimostra e spero sia solo un inizio”.

L’elenco dei ristoranti che aderiscono all’iniziativa, suddivisi per regione, è consultabile online sul sito del Mimit.

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ultimo aggiornamento: 07-02-2024


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