Oreficeria, argenteria e gioielleria hanno sempre più bisogno di giovani professionisti: nascono scuole specialistiche e academy legate ai brand.

Nonostante la frenata del manifatturiero made in Italy, i lavori nell’oreficeria saranno sempre più richiesti nell’immediato futuro. Federorafi, l’associazione di categoria che riunisce le oltre cinquecento aziende industriali italiane del settore, conferma che entro i prossimi cinque anni saranno richiesti migliaia di nuovi professionisti per fare fronte al ricambio generazionale e alle richieste dei buyer internazionali. Si stimano in tremila i giovani artigiani che saranno inseriti al posto di pensionati e pensionandi.

Oreficeria, lavori richiesti per migliaia di giovani

Nel corso del 2023 l’occupazione del settore oreficeria, argenteria e gioielleria è cresciuta di quasi mille unità. Il fatturato è stato di 11,97 miliardi di euro, in salita del 10,2%. Le esportazioni hanno raggiunto i 10,9 miliardi. Cresce la domanda di professionisti di alto livello in grado di apprendere le tecniche tradizionali e al tempo stesso di aggiornarsi alle nuove tecnologie. Per soddisfarla crescono anche le scuole che si occupano di formazione altamente specializzata.

Una delle più frequentate è la Scuola Orafa Ambrosiana (SOA) di Milano, istituto di eccellenza che dal 1995 propone 21 corsi pratici di laboratorio. La SOA è una delle poche scuole di questo tipo presenti in Italia ed è un punto di riferimento per le aziende del settore pronte ad organizzare stage e assumere nuovo personale. Non a caso i docenti arrivano direttamente da marchi rinomati come la maison fiorentina Buccellati.

Orologio di lusso
In un contesto di rallentamento del lusso, l’occupazione nell’oreficeria aumenta

La vera svolta è arrivata con i grandi brand e i fondi d’investimento perché la loro grande disponibilità economica ha permesso ai marchi di crescere aprendo nuovi punti vendita in tutto il mondo – spiega il direttore della SOA, Luca Solari, al Sole 24 Ore. Da qui la necessità di aumentare la produzione cercando nuovi artigiani specializzati”.

La prima scuola orafa nata in Italia, fondata nel 1983 da Salvatore Gerardi, è l’Accademia delle Arti Orafe di Roma. Considerata un punto di riferimento per chi vuole studiare e lavorare nel mondo dell’oreficeria e della gioielleria, la scuola ha formato studenti e studentesse che oggi sono assunti da nomi come Cartier, Tiffany e Dior. Il tasso di occupabilità di diplomate e diplomati è del 94%.

Scuole di oreficeria in Italia centri d’eccellenza

Abbiamo da poco inaugurato una scuola di incastonatura, la Gerardi Setting School, dove utilizziamo un metodo innovativo che impiega le più recenti tecnologie disponibili – racconta Alessandro Gerardi, co-direttore dell’Accademia romana –. Nel settore c’è sempre più competizione e per batterla bisogna puntare all’eccellenza”.

Non mancano le scuole interne alle aziende. Manifattura Bulgari e maison Damiani hanno aperto le loro academy a Valenza, sede dell’istituto tecnologico Gem. La prima è nata in collaborazione con Tarì Design School, la seconda per plasmare in azienda i maestri orafi del futuro. Cartier ha fatto lo stesso a Torino, Pomellato a Milano con l’ente di formazione professionale Galdus e Marco Bicego alla Scuola Arte e Mestieri di Vicenza, in collaborazione con la multinazionale del lavoro Gi Group.

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ultimo aggiornamento: 03-06-2024


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