I due grandi marchi nutrono gli astronauti dell’Axiom Mission 3 nei 14 giorni di quarantena pre-partenza e nelle due settimane sulla Stazione Spaziale Internazionale.
L’Axiom Mission 3 è la terza missione spaziale organizzata da Axiom Space alla volta della Stazione Spaziale Internazionale (Iss), che terminerà la propria vita operativa entro il 2030. Ax-3 partirà il 10 gennaio 2024 e vedrà una significativa presenza dell’Italia: non solo per la partecipazione dell’astronauta Walter Villadei e dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Tra le industrie nazionali coinvolte nella missione c’è Barilla. Ad accompagnare nello spazio Villadei e i suoi compagni (il turco Alper Gezeravci, lo statunitense Michael López-Alegría e lo svedese Marcus Wandt) ci sarà la pasta italiana: nello specifico, tre chili di fusilli.
Pasta italiana nello spazio dal 2024
Il pastificio più grande del mondo ha chiuso un accordo con Axiom Space, Aeronautica Militare e Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste per sostenere la candidatura Unesco della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Durante la permanenza di due settimane nella Stazione Spaziale Internazionale, i quattro membri dell’equipaggio avranno modo di gustare un piatto di pasta in maniera davvero particolare.
A causa delle condizioni dell’atmosfera, non è possibile bollire la pasta. I fusilli, come tutti gli altri alimenti, saranno portati in navicella già pronti e verranno scaldati e reidratati con i dispositivi presenti nella stazione. “Il processo è stato messo a punto con cura per garantire che la pasta rimanga consistente e opponga quella piacevole resistenza al morso, che in tutto il mondo rappresenta l’apice dell’esperienza di un buon piatto di pasta italiano”, chiarisce Cristina Gallina, global discovery center director di Barilla.
“Essere parte di questa missione spaziale ci riempie d’orgoglio e ci permette di esplorare una nuova frontiera dell’alimentazione dando agli astronauti la sensazione di sentirsi un po’ a casa”, spiega Paolo Barilla, il vicepresidente del Gruppo. La presenza della pasta Barilla nell’Ax-3 fa parte del più ampio progetto Italian Space Food Project, che vede coinvolto nelle attività dell’equipaggio un altro grande marchio della filiera alimentare italiana: il pastificio Giovanni Rana, leader nel mercato della pasta fresca.
Durante i 14 giorni di quarantena pre-partenza, i menu degli astronauti sono preparati per l’occasione da Rana. “La cucina italiana rappresenta la storia e l’identità del nostro Paese e crediamo che per valorizzarla e promuoverla in modo ancora più efficace sia fondamentale la collaborazione virtuosa tra pubblico e privato. Per questo abbiamo deciso di essere a fianco delle istituzioni italiane in questo progetto, supportando questo traguardo storico in cui l’Italia svolge un ruolo chiave”, dichiara Giovanni Rana Jr.
Space economy, l’Italia guarda al futuro
Ax-3 è la prima missione in assoluto che l’Italia fa nella nuova space economy, mettendo insieme diverse istituzioni dall’Aeronautica al Ministero della Difesa e l’industria italiana enogastronomica. Per Rana e Barilla si esplora una nuova frontiera: quella degli aspetti sulla pasta legati al gusto, alla percezione e al profumo.
“Stiamo studiando per il presente ma in realtà questa iniziativa è una grande opportunità per il futuro, dove si creeranno una infinità gamma di possibilità a cui le nostre aziende potranno accedere, perché futuri sbarchi in altri pianeti sono ormai allo studio. Nuove tecnologie e prodotti saranno necessari e ci sono opportunità per centinaia di miliardi che le nostre imprese possono cogliere. I prodotti che usiamo oggi sul nostro pianeta dovranno essere reingenierizzati e adattati a nuovi ambienti”, conclude Matteo Zoppas dell’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
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ultimo aggiornamento: 18 Dicembre 2023 14:45