I ministri Francesco Lollobrigida e Gennaro Sangiuliano hanno presentato il progetto per far entrare la cucina italiana nel patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

Il patrimonio culturale tutelato dall’Unesco non è soltanto monumenti, opere d’arte e paesaggi naturali. I ministri Francesco Lollobrigida e Gennaro Sangiuliano, titolari dei dicasteri dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste e della Cultura, hanno lanciato la candidatura della cucina italiana nel patrimonio culturale immateriale dell’umanità, quello che fa riferimento alle tradizioni ancora vive trasmesse dal passato. In caso di approvazione, sarebbe il diciassettesimo elemento italiano ad entrare in lista.

Cucina italiana patrimonio Unesco: la candidatura

La cucina italiana non è solo cibo o un semplice ricettario – si legge nelle motivazioni della candidatura – ma anche un insieme di pratiche sociali, abitudini e gestualità che portano a considerare la preparazione e il consumo del pasto come momento di condivisione e incontro. È il rito collettivo di un popolo che concepisce il cibo come elemento culturale identitario”.

Gli altri sedici elementi immateriali italiani già riconosciuti come patrimonio Unesco sono i Pupi siciliani, il canto a tenore sardo, la liuteria tradizionale cremonese, la dieta mediterranea, le feste delle grandi macchine a spalla, le vite ad alberello di Pantelleria, la falconeria, la pizza napoletana, l’arte dei muretti a secco, la Perdonanza Celestiniana, l’alpinismo, la transumanza, le perle di vetro, la musica del corno da caccia, la ricerca e cavatura del tartufo e l’allevamento dei cavalli Lipizzani.

Cucina italiana
La cucina italiana “un mosaico di saperi locali e un’espressione di creatività e conoscenza”

Gianmarco Mazzi, il sottosegretario alla Cultura con delega all’Unesco, ha chiarito che la decisione di questa candidatura, definita ufficialmente “La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale”, è stata presa per valorizzare un enorme patrimonio storico-culturale che riguarda sia gli italiani che gli stranieri che apprezzano la cucina nostrana. L’esito della richiesta verrà reso noto dall’Unesco nel 2025.

L’iniziativa è promossa dall’Accademia italiana della Cucina di Orio Vergani, dalla Fondazione Casa Artusi e dalla rivista gastronomica Cucina Italiana. La candidatura è supportata dal Comitato scientifico preseduto dal professor Massimo Montanari, lo storico e docente universitario ritenuto uno dei maggiori specialisti di storia dell’alimentazione a livello internazionale. Ad appoggiare il progetto sono anche Slow Food, Alma (Scuola Internazionale di Cucina Italiana), Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia).

I ministri per la cucina italiana patrimonio Unesco

Cucina italiana – ha spiegato Gennaro Sangiuliano nel corso di una conferenza stampa che si è svolta al Collegio Romano – significa promuovere l’idea di qualità della vita e del vivere italiano che è fatto di arte, di cultura, di paesaggi, di monumenti ma anche di esperienze come quelle delle eccellenze alimentari”.

Con questa iniziativa – ha aggiunto Francesco Lollobrigidavogliamo rilanciare la nostra Italia nel mondo, valorizzando quel patrimonio che abbiamo in tutti i settori. Dobbiamo solo saper raccontare, difendere e proteggere le nostre eccellenze, che rappresentano un valore aggiunto per la nostra nazione. L’azione del governo Meloni va in questa direzione, come conferma la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità”.

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ultimo aggiornamento: 04-04-2023


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