L’iniziativa della Federazione italiana ambiente e bicicletta sollecita le amministrazioni ad investire nelle infrastrutture ciclabili.
Aumentare il numero di piste ciclabili nel Sud Italia: è l’obiettivo che si è dato Comuni Ciclabili, il progetto promosso dalla Federazione italiana ambiente e bicicletta per valutare l’impegno delle amministrazioni locali nell’incentivare la ciclabilità come modello di mobilità sostenibile. L’edizione 2025 dell’iniziativa, giunta alla nona tappa, vuole garantire a tutta la popolazione la facilità di circolazione in bicicletta e un maggior grado di ciclabilità nelle città del Mezzogiorno.
Più piste ciclabili al Sud: l’obiettivo della Fiab
La Fiab assegna a ogni città un numero di bike-smile, un punteggio da 1 a 5 assegnato sulla base di diversi parametri bike-friendly. La ricerca della Federazione sottolinea che nel significativo divario fra il Nord e il Sud, la fascia orientale del Settentrione è nettamente più virtuosa. L’iniziativa ha coinvolto quasi 180 comuni, assegnando 24 bandiere gialle.
Aosta è una delle città più bike-friendly d’Italia con 4 bike-smile così come l’abruzzese Rocca San Giovanni, in provincia di Chieti, paese che grazie alla Via Verde dei Trabocchi ha debuttato con 4 bike-smile. Non da meno sono Mondolfo, in provincia di Pesaro-Urbino, e Ascoli Piceno: le due località hanno ottenuto il terzo bike-smile. I progetti in arrivo nel corso del 2025 sono numerosi.

Venti comuni hanno rinnovato l’impegno nella rete delle città bike-friendly: Campo San Martino (Padova), Cupra Marittima (Ascoli), Fermo, Firenze, Francavilla al Mare (Chieti), Gaggiano e Gorgonzola, (Milano), Lignano Sabbiadoro (Udine), Locorotondo (Bari), Merano (Bolzano), Ortona (Chieti), Ostuni (Brindisi), Pesaro, Piacenza, Serrone (Frosinone), Sestri Levante (Genova), Soave (Verona), Soverzene (Belluno), Turriaco (Gorizia) e Vaglio Basilicata (Potenza). Ora la missione è far crescere il Mezzogiorno.
“Le amministrazioni del Mezzogiorno hanno un’opportunità unica – spiega Alessandro Tursi, l’ideatore di Comuni Ciclabili –. Le infrastrutture ciclabili richiedono investimenti relativamente contenuti rispetto ad altre opere pubbliche, e con l’avvento delle bici elettriche, anche il tema dei dislivelli, spesso citato come ostacolo, trova una semplice soluzione. Il turismo in bicicletta sta registrando numeri impressionanti e rappresenta un volano economico che nessun territorio può permettersi di ignorare”.
Comuni Ciclabili 2025: c’è ancora tempo
Una recente indagine condotta dal Centro Studi Fiab rivela che il 92% dei viaggiatori intervistati considera importante adottare pratiche rispettose dell’ambiente ma non sa come fare. Un dato importante che si inserisce in un contesto positivo, legato alla crescita nell’uso di piste ciclabili e bike sharing. Inoltre, l’identikit del cicloturista testimonia che gli italiani usano sempre più spesso la e-bike, scelgono i percorsi e le località in funzione del patrimonio paesaggistico e naturale e raggiungono il punto di partenza in treno.
L’assegnazione della bandiera gialla e degli specifici bike-smile avviene sulla base di un’analisi oggettiva di quattro parametri principali: la mobilità urbana, il cicloturismo, la governance e la comunicazione e promozione. Per l’edizione 2025, i comuni hanno tempo fino al 15 febbraio per aderire. I prossimi due appuntamenti di Comuni Ciclabili sono in programma a marzo e a giugno.
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ultimo aggiornamento: 4 Febbraio 2025 10:46