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Cosa prevede il nuovo protocollo contro la violenza sulle donne

Stop violenza

Il ministro dell’Istruzione Valditara e la Fondazione Cecchettin hanno firmato un’intesa per l’insegnamento nelle scuole e la formazione dei docenti all’educazione al rispetto.

Il governo Meloni ha ufficializzato un nuovo protocollo contro la violenza sulle donne. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, e la Fondazione Cecchettin guidata da Gino, il padre di Giulia, hanno firmato un’intesa per opporsi al fenomeno dei femminicidi attraverso l’educazione al rispetto nel sistema scolastico. L’obiettivo è valorizzare le relazioni paritarie e l’uguaglianza di genere, contrastare ogni forma di abuso e promuovere la gestione dei conflitti in modo costruttivo.

Cos’è il protocollo contro la violenza sulle donne

L’accordo ha una durata di tre anni e si concentra soprattutto sull’insegnamento agli studenti e sulla formazione dei docenti. Il protocollo punta sull’educazione alle relazioni: tutte le scuole di ogni ordine e grado si impegnano a svolgerla durante le ore di educazione civica, con particolare attenzione alle attività di sensibilizzazione su temi chiave come gli stereotipi di genere, le discriminazioni e le offese alla dignità delle donne.

Dopo aver partecipato a corsi di formazione su scala nazionale, realizzati in collaborazione con università, organismi, enti di ricerca ed organizzazioni con esperienza nel campo dell’educazione al rispetto delle differenze e alla non violenza, gli insegnanti riceveranno una serie di linee guida alle quali attenersi. In questo indirizzo ci saranno percorsi formativi e metodologie didattiche innovative da apprendere e diffondere ai ragazzi in classe.

Violenza di genere
Stop alla violenza di genere: arriva il protocollo per le scuole

Tra le metodologie innovative introdotte dal protocollo spicca l’insegnamento di buone pratiche attraverso il ricorso al peer tutoring (ovvero uno studente guida l’altro nell’apprendimento di un concetto) e alla peer education, ossia di educazione tra pari. In questo modo, vengono coinvolti in prima persona i giovani che hanno affrontato in maniera corretta relazioni complicate. Inoltre, sono previsti gruppi di lavoro, supportati da docenti e personale qualificato, sui temi legati alle differenze e alle disparità di genere.

Con questa mossa, il governo vuole correggere il tiro e offrire modelli positivi e strategie efficaci per promuovere in Italia una rinnovata cultura del rispetto. Ora Valditara comunicherà il contenuto dell’intesa agli Uffici scolastici regionali, che a loro volta si attiveranno per diffondere il protocollo in tutti gli istituti. L’accordo è soggetto alla clausola di neutralità finanziaria, non contempla quindi l’allocazione di nuovi fondi da parte del Ministero e delle scuole per realizzare queste iniziative.

Violenza sulle donne, il protocollo arriva a scuola

Le attività incluse nel protocollo saranno monitorate da un Comitato paritetico composto da rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e della Fondazione Cecchettin. L’ente fondato da Gino e dalla figlia Elena in seguito alla morte di Giulia, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, si occuperà anche di proporre iniziative per i contesti sociali più vulnerabili.

Gino Cecchettin ha ringraziato il ministro Valditara “per aver dato seguito alla promessa di firmare questo protocollo che è un passo importante per poter iniziare un percorso di sensibilizzazione e formazione delle nuove generazioni verso una cultura del rispetto e relazioni sane, cercando di affrancarsi a quelli che sono gli stereotipi di genere, alla violenza di genere, verso una società più inclusiva verso tutte le persone”. La foto dell’accordo è stata diffusa sui social dal ministro.

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ultimo aggiornamento: 14 Gennaio 2025 17:46

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