Si chiama Ohmni ed è un avatar sperimentato con successo da Genius Robotics e da un’associazione trentina: un esempio virtuoso di turismo inclusivo.

Un robot, di quelli di telepresenza, come strumento di turismo inclusivo. In altri termini: un impiego terapeutico e solidale di uno strumento solitamente usato per scopi commerciali. Un’idea innovativa, che ribalta la prospettiva. Non è un caso che a metterla in pratica siano stati un’azienda all’avanguardia e un’associazione che promuove l’amore per la natura e la montagna. I protagonisti sono Genius Robotics e l’Associazione Amici di Carezza.

Il robot Ohmni per il turismo solidale

Genius Robotics è una società italo-francese che si occupa di robotica per università, scuole, ospedali, musei ed aziende. La loro ultima creazione si chiama Ohmni: è un’intelligenza artificiale di telepresenza progettata e costruita nella Silicon Valley. Ohmni include una telecamera 4K ad altissima risoluzione e un sistema di codifica a bassa latenza che offre all’utente un campo visivo estremamente ampio senza sacrificare i dettagli visivi.

Le altre caratteristiche sono un collo inclinabile ultra-reattivo, la batteria ad alta capacità, microfono e altoparlante da lontano, le tecnologie di autodocking e glide drive per il movimento silenzioso e fluido su qualsiasi superficie. Inoltre tutti i dati video e audio sono crittografati end-to-end utilizzando i più recenti standard di crittografia multimediale per garantire la privacy. Ohmni è realizzato con tecnologia di stampaggio 3D ed è personalizzabile in materiali e colori.

Il robot permette – tra le varie applicazioni – anche di poter visionare da remoto mete altrimenti inaccessibili. È quello che ha fatto l’Associazione Amici di Carezza, una casa comunità in provincia di Bolzano, nel cuore delle Dolomiti.

L’associazione ha portato Francesco Elia Rizzo a visitare il Latemar e il Catinaccio e la suggestiva Villa San Pio X. Chi è Francesco? È un ragazzo di 18 anni con una complicata immunodeficienza che gli impedisce di uscire di casa e avere contatti con l’esterno.

L’iniziativa di Villa San Pio X di Carezza

Quest’anno Francesco ha affrontato l’esame di maturità in presenza e come conseguenza ha dovuto trascorrere alcune settimane al reparto pediatrico dell’ospedale di Padova per tenere sotto controllo la sua malattia.

Gli Amici di Carezza si sono collegati con lui e grazie a Ohmni l’hanno portato in viaggio sulle Dolomiti altoatesine. Francesco si è divertito a pilotare il suo avatar dal letto d’ospedale.

Le Dolomiti
Gli Amici di Carezza portano Francesco sulle Dolomiti

Per la prima volta – scrivono i promotori dell’iniziativa sui socialun robot di telepresenza ha potuto far ‘assaggiare’ il contesto Carezza ad un ragazzo ricoverato in ospedale. Il nostro sogno è quello di avere all’interno di Villa Pio X almeno un robot di telepresenza collegato 24h/24 365g/365 con la pediatria di Padova. Abbiamo visto che tecnicamente è possibile persino andare in gita col robot/avatar”.

https://www.facebook.com/villasanpioxcarezza/posts/714840309224242

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ultimo aggiornamento: 30-07-2021


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