L’Agenzia Italiana del Farmaco ha aperto alla rimborsabilità del Ruxolitinib, il primo e unico trattamento specifico disponibile per le persone malate.

Ruxolitinib, la crema per curare la vitiligine commercializzata con i nomi Jakafi e Jakavi, sarà rimborsabile. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha aperto alla rimborsabilità di quello che è tutti gli effetti il primo e unico trattamento specifico disponibile per questa malattia della pelle, molto visibile a causa delle caratteristiche macchie bianche. Il farmaco consente la repigmentazione sia sul viso che sul corpo.

Crema vitiligine rimborsabile: l’ok dell’Aifa

Poco conosciuta e spesso confusa con un semplice problema di natura estetica, la vitiligine è una malattia cronica che colpisce adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età. Per la sua caratteristca autoimmune, si associa anche ad altre problematiche come i disturbi tiroidei, le infiammazioni intestinali, il diabete e l’alopecia areata. In Italia si contano 330mila persone alle prese con la malattia.

Prodotto e studiato da Incyte Pharmaceuticals e Novartis, Ruxolitinib è il solo farmaco in grado di agire sul meccanismo alla base della malattia. La molecola fa parte dei JAK inibitori, già usati con successo in oncologia e per la cura di diverse malattie dermatologiche. I risultati degli studi clinici registrativi di fase III (TRuE-V1 e TRuE-V2) hanno mostrato che la crema è sicura ed efficace nel migliorare la repigmentazione della cute. Il campione ha coinvolto oltre 600 persone con vitiligine non segmentale a partire dai 12 anni.

Una ragazza applica crema viso
L’arrivo di Ruxolitinib rivoluziona lo scenario per chi è affetto da vitiligine

Il dermatologo Giuseppe Micali, professore ordinario di Malattie cutanee e veneree all’Università di Catania, spiega che a sei mesi dall’inizio della terapia, i pazienti dello studio curati con Ruxolitinib hanno raggiunto l’obiettivo primario della ricerca: la repigmentazione di almeno il 75% del viso. Gli obiettivi secondari sono la repigmentazione di almeno il 90% del viso e di almeno il 50% del corpo.

Inoltre, la repigmentazione delle lesioni è proseguita fino alla fine del periodo di trattamento di 52 settimane con percentuali più alte sia sul viso che sul corpo – aggiunge Micali in occasione del congresso SIDeMaST –. Dopo un anno di terapia tre pazienti su quattro trattati con il farmaco hanno avuto una repigmentazione di almeno il 50% delle lesioni del viso, uno su due di almeno il 75%, ed uno su tre di almeno il 90%. Gli studi hanno inoltre dimostrato che Ruxolitinib crema è ben tollerato dai pazienti; l’evento avverso più comune è infatti una reazione acneica”.

Ruxolitinib, Aifa apre alla crema per la vitiligine

L’arrivo di un trattamento specifico per la vitiligine e la sua rimborsabilità cambiano la prospettiva di migliaia di pazienti in tutta Italia. Ruxolitinib ha il potenziale per fare la differenza e per sostituire corticosteroidi e inibitori della calcineurina topici, che presentano limitazioni per eventi avversi e fino ad oggi non hanno prodotto risultati soddisfacenti.

Finalmente le persone affette da vitiligine avranno una possibilità di scelta – dichiara Ugo Viora, il presidente dell’associazione Gli amici per la pelle. Fino ad oggi, la mancanza di trattamenti efficaci per questa patologia è stato uno degli aspetti più impattanti sulla sfera psicologica dei pazienti: non avere una prospettiva di cura e assistere al progressivo fallimento degli approcci sperimentati porta i pazienti a vivere un senso di frustrazione e sconfitta. Non a caso ansia e depressione risultano rispettivamente il 72% e il 32% più diffuse nelle persone affette da vitiligine rispetto al resto della popolazione”.

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ultimo aggiornamento: 06-06-2024


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