Le città costiere e a pianta circolare sono quelle dove si verificano le precipitazioni più frequenti ed intense: lo conferma uno studio della Hong Kong University.

Perché in alcune città piove più che in altre? Sono le forme e le caratteristiche dell’urbanizzazione a influenzare le condizioni climatiche di grandi e piccoli agglomerati. Lo rivela la ricerca “Impacts of City Shape on Rainfall in Inland and Coastal Environments“, pubblicata su Earth Journal e disponibile sul portale dell’AGU (American Geophysical Union), l’associazione internazionale nonprofit che riunisce geofisici ed esperti di scienze della terra e dello spazio.

Perché in alcune città piove più che in altre?

Lo studio si deve ai ricercatori Wufan Zhang e Jiachuan Yang del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale della Hong Kong University of Science and Technology, Long Yang della School of Geography and Ocean Science dell’Università di Nanchino e Dev Niyogi dell’Università del Texas. I quattro hanno analizzato città dalle forme diverse – a pianta circolare, quadrata e triangolare: i modelli sono rispettivamente Dallas, New York e Los Angeles – e hanno scoperto che l’impatto della forma della città sulle precipitazioni è decisivo.

È la forma ad influenzare i modelli climatici del territorio. Le città circolari sono quelle nelle quali c’è una maggiore probabilità di precipitazioni: l’accumulo di pioggia è del 22% e l’intensità superiore al 78,6% rispetto alle città triangolari. La forma quadrata è quella intermedia, mentre le città triangolari sono quelle meno piovose in assoluto. Le precipitazioni dipendono inoltre dalla vicinanza o meno alla costa: le città costiere hanno più pioggia perché i flussi d’aria che arrivano dall’area urbana interna interagiscono con il tasso di umidità e la brezza marina.

Una città piovosa
La città circolare ha la maggiore quantità di precipitazioni giornaliere: il 22% in più rispetto alla città triangolare

La ricerca ha condotto le simulazioni utilizzando il modello atmosferico WRF (Weather Research and Forecasting). WRF è un sistema di previsione numerica di mesoscala di ultima generazione messo a punto dal NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) con il NCAR (National Center for Atmospheric Research) e l’AFWA (Air Force Weather Agency).

Tutte le tabelle elaborate dimostrano che le città costiere hanno una maggiore quantità di precipitazioni giornaliere rispetto ai corrispondenti casi dell’entroterra e una distribuzione disomogenea delle piogge. Inoltre i cambiamenti nella forma della città portano a una differenza massima del 13,2% nel picco di pioggia mattutino tra le città circolari e quelle triangolari. L’impatto della forma della città è notevole anche sulla tempistica del picco di pioggia pomeridiano.

La pioggia in città dipende dalla forma del territorio

L’anomalia delle precipitazioni – si legge nella ricerca – è causata dalla diversa circolazione urbano-rurale sulle varie forme di città. La forte convergenza a basso livello sulle città circolari favorisce un efficiente trasporto di umidità verso l’alto e la convezione profonda. I risultati evidenziano la necessità di considerare la forma della città per la pianificazione urbana costiera come potenziale strategia di adattamento per gestire le precipitazioni nel clima del futuro”.

Considerando che il cambiamento climatico intensificherà i rischi delle precipitazioni in futuro – precisano gli scienziati –, le città globali hanno speso ingenti risorse per studiare e implementare una varietà di infrastrutture come strategie di adattamento. I nostri risultati identificano un ruolo dell’assetto urbano finora poco compreso ma importante soprattutto nelle regioni costiere. La forma circolare della città mostra i potenziali rischi di precipitazioni estreme e il conseguente rischio di inondazione”.

Riproduzione riservata © 2024 - LEO

ultimo aggiornamento: 26-05-2022


Nuova moneta da 2 euro per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Inps chiude accordo con pagoPA: tutti i servizi pubblici digitali saranno sull’app IO