Il progetto del Tortellante di Modena è diventato un caso di studio ed ha ottenuto un importante riconoscimento scientifico internazionale.

Il progetto del Tortellante di Modena, nato nel 2016, insegna a persone con autismo a realizzare pasta fatta a mano. Negli ultimi anni i ragazzi che lavorano nel progetto, ideato dallo chef Massimo Bottura e da sua moglie Lara Gilmore attraverso l’associazione Aut Aut, sono stati attenzionati attraverso uno studio. I risultati sono stati incredibili tanto che l’iniziativa, che raccoglie circa 25 ragazzi e ragazzi con autismo, ha ottenuto un riconoscimento scientifico internazionale.

La nascita del progetto Tortellante di Modena

L’iniziativa nasce come associazione di promozione sociale e laboratorio terapeutico. Qui si insegna a persone con autismo a produrre pasta di qualità fatta a mano con l’aiuto di nonne. Dal 2016 ad oggi questa realtà si è trasformata sempre di più in un luogo di aggregazione e inclusione. Grazie alla vendita della pasta prodotta dai ragazzi si abbattono i costi del laboratorio e per questo il progetto può definirsi sostenibile a lungo tempo. Oltre al laboratorio il progetto comprende anche una scuola di autonomia. Quest’ultima, seguita da un team scientifico interno, studia percorsi per il miglioramento delle capacità di autosufficienza dei ragazzi.

Tortellini
Tortellini

Il riconoscimento internazionale

Lo studio degli ultimi anni, dal titolo “Cooking for autism: a pilot study of an innovative culinary laboratory for Italian adolescents and emerging adults with autism spectrum disorder”, si è svolto dal 2018 al 2020 su 20 partecipanti tra i 16 e i 30 anni. E’ stato condotto da un’equipe multidisciplinare con membri dell’Università di Modena e Reggio Emilia coordinata dal prof. Giuseppe Plazzi. Il lavoro si è svolto insieme al team scientifico del Tortellante e all’USL di Modena. La rivista Research in developmental disabilities della casa editrice scientifica olandese Elsevier ha pubblicato il primo studio internazionale che studia l’impatto del lavoro in ambito gastronomico analizzando il miglioramento della qualità di vita di ragazzi con autismo.

I risultati dello studio scientifico

La valutazione dello studio si è concentrata sull’impatto dei ragazzi con autismo misurando l’andamento sintomatologico, dei comportamenti adattivi e delle abilità sociali. Lo studio ha messo in luce come l’inserimento attivo in ambito lavorativo non solo fornisce ai ragazzi capacità produttive ma ha un impatto positivo anche sulle abilità sociali e comunicative grazie al contatto quotidiano con gli altri ragazzi e operatori. La ricerca ha dimostrato come la gravità dei sintomi e le abilità quotidiane sono migliorate. La missione principale del progetto, d’altronde, è proprio questa: fornire ai giovani con autismo un’alternativa nella delicata fase di passaggio dall’adolescenza all’età adulta.

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ultimo aggiornamento: 03-07-2022


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