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8 marzo, arriva #finiscequi: l’iniziativa di UniTrento contro molestie e discriminazioni

Una donna chiede lo stop

In occasione della Giornata internazionale della donna 2022, l’Universitร  degli Studi di Trento lancia una campagna per “sensibilizzare dentro e fuori l’ateneo”: ecco di cosa si tratta.

UniTrento lancia un’iniziativa speciale in occasione della Giornata internazionale della donna 2022. Per contrastare le molestie, gli atteggiamenti discriminatori e spesso persecutori nei confronti delle donne, l’Universitร  degli Studi di Trento presenta #finiscequi, una campagna di comunicazione che “invade” le sedi accademiche e i profili social istituzionali. L’idea รจ semplice: dimostrare quanto sia ancora comune l’utilizzo di frasi offensive basate su genere, etnia, orientamento sessuale, disabilitร , etร  o religione.

Come funziona #finiscequi, la campagna di UniTrento

A partire dalla giornata dell’8 marzo, aule, biblioteche, sale lettura, laboratori e spazi comuni dell’Universitร  di Trento sono tappezzate di locandine, segnalibri e adesivi con espressioni โ€œche ad una prima lettura appaiono neutre e inoffensive, ma che contestualizzate e specificate svelano discriminazioni, esclusioni, molestie. Frasi che possono causare disagio, escludere, discriminare, emarginareโ€.

Gli esempi sono molteplici, da โ€œHa detto che me la cavo con i numeri, per essere una donnaโ€ a โ€œMi ha detto che sono carina, un vero tesoro, mentre gli parlavo di dottoratoโ€. Non mancano quelle che in apparenza sono โ€œsoltantoโ€ battute, come โ€œMa su, fattela una risataโ€ o โ€œNon si puรฒ proprio piรน dire nienteโ€.

โ€œPrestare attenzione alle parole โ€“ si legge sul sito di #finiscequi โ€“ รจ un esercizio complesso, quotidiano, che richiede lo sforzo di mettersi nei panni della persona a cui quella โ€˜battutaโ€™ viene rivolta. Riflettere sulle frasi che pronunciamo, sui significati espliciti o impliciti che acquistano, รจ quindi una pratica indispensabile, il primo passo per costruire uno spazio di studio e lavoro inclusivo e apertoโ€.

Una donna chiede lo stop
Stop alle discriminazioni: UniTrento lancia la campagna #finiscequi

Nelle bacheche dell’universitร  sono anche affissi dei volantini con un talloncino colorato da staccare per conservare il numero di telefono del servizio della Consigliera di fiducia di Ateneo. Si tratta di una figura di supporto che, nel rispetto della riservatezza e in pieno anonimato, svolge un ruolo di ascolto e mediazione alle persone che studiano e lavorano in ateneo e sono oggetto di molestie, violenza, discriminazione, straining e mobbing.

โ€œNegli ultimi anni l’Universitร  ha lavorato in maniera significativa sul piano della paritร  di genere, ma anche del contrasto alla violenza e alle molestie โ€“ spiega la prorettrice per le politiche di equitร  e diversitร , Barbara Poggio โ€“. Ci รจ sembrato importante, oltre alle prese di posizione istituzionali, alle dimensioni piรน formali, sensibilizzare l’Ateneo e il territorio. Abbiamo pensato che una campagna di informazione potesse essere una delle risposte possibili a questa esigenza. Con questa campagna vogliamo dare un segnale forte: l’Ateneo cerca di evitare questo tipo di situazioni e invita la societร  tutta a porre attenzione all’uso del linguaggioโ€.

UniTrento apre la mostra Pioniere per l’8 marzo

Insieme a #finiscequi, in occasione dell’8 marzo UniTrento inaugura โ€œPioniereโ€, una mostra permanente dedicata alle โ€œvite e intuizioni fra medicina e tecnologiaโ€ e ospitata dal Centro interdipartimentale di scienze mediche nella sede di Palazzo Consolati, in via S. Maria Maddalena 1. Nei pannelli si ammirano le storie di 16 tra scienziate, mediche, fisiche, matematiche, ingegnere, biologhe e anche persone comuni che โ€œhanno lasciato il segno e aperto nuove stradeโ€ nel progresso scientifico con le loro intuizioni e scoperte.

โ€œNon si tratta dei soliti nomi noti del passato o delle professioniste che sono riuscite a conquistare un importante riconoscimento come il premio Nobel, che pure abbiamo voluto includere โ€“ racconta la curatrice della mostra e professoressa del Cismed, Simona Casarosa โ€“. Ci sono tante donne, alcune di queste anche giovani, tuttora attive e riconosciute nel loro lavoro, che stanno dando un contributo fondamentale allo sviluppo della medicina e della tecnologia dei prossimi anniโ€.

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ultimo aggiornamento: 9 Marzo 2022 18:18

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