La previdenza per i calciatori è diventata realtà soltanto nel 1973: e non parliamo di chi gioca in Serie A con contratti milionari, ma di tutti gli altri.
La riforma delle pensioni imposta dal governo di Mario Draghi spaventa lavoratori e sindacati. Ma c’è una categoria di professionisti lontana dalla luce dei riflettori di cui in pochissimi si occupano: i calciatori. Non quel 5% che riesce a strappare contratti milionari nei maggiori campionati occidentali, ma il restante 95%, quelli che giocano nelle serie minori e che non diventano famosi. Come funzione la pensione per loro?
Quando vanno in pensione i calciatori?
La carriera di un giocatore di calcio nella media si chiude intorno ai 35 anni. Per chi gioca dalla Serie C in giù, gli stipendi sono normalissimi. La regolamentazione previdenziale è stabilita dalla legge numero 366 del 14 giugno 1973. Il calciatore ha diritto ad andare in pensione a 67 anni con 20 di anzianità contributiva. L’ex giocatore può scegliere la pensione anticipata con un importo decurtato, alla quale può accedere a 64 anni con 20 di contributi.
La legge 366/73 è stata modificata il primo gennaio del 1996 con l’innalzamento dell’età pensionabile e il passaggio al sistema contributivo. Dal primo gennaio del 2021, inoltre, l’Inps ha deciso che i requisiti di accesso al pensionamento non saranno ulteriormente incrementati fino a dicembre 2022. Ciò significa che anche per i giocatori professionisti che vantano il versamento di un contributo entro il 31 dicembre 1995 l’accesso alla pensione rimane fissato ai 54 anni d’età.
Ma cosa fanno i calciatori quando appendono gli scarpini al chiodo? Dopo una carriera di vent’anni sui campi, molti tentano la strada della panchina: diventare allenatori professionisti, dirigenti, procuratori o scout. Purtroppo soltanto il 10% dei giocatori finisce per trasformarsi in un mister, in un agente o in un direttore sportivo.
I numeri forniti dall’AIC (l’Associazione Italiana Calciatori) rivelano inoltre che solo chi ha giocato in A e in B riesce a campare con i soldi accumulati in carriera. Non un quadro proprio roseo, considerando che gli ex calciatori ricevono in media un assegno di 1.500 euro al mese.
Cosa fanno quando vanno in pensione i giocatori di calcio?
Molti si reinventano. È il caso di Luciano Marangon, difensore che ha passato 35 anni di carriera sui campi con le maglie di Juventus, Vicenza, Napoli, Roma, Inter e Verona, con cui ha vinto lo storico scudetto del 1984-1985. Oggi Marangon ha 65 anni, apre locali sulle spiagge e dal 2012 vive a Ibiza.
È altrettanto celebre il presente di Sulley Muntari, ex centrocampista ghanese con squadra blasonate in curriculum, tra cui Inter e Milan. Appassionato di motori, Muntari adesso si sporca le mani di grasso: ha aperto un’officina a Como, la 4FKMotorsport, specializzata in elaborazione, personalizzazione e tuning di automobili.
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ultimo aggiornamento: 8 Novembre 2022 15:25