Un approccio innovativo per eliminare lo stress dalla nostra vita quotidiana: cos’è il decluttering e come attuarlo.

Negli ultimi dodici mesi, il settore farmaceutico italiano ha registrato un incremento del 60% nelle vendite di prodotti per il trattamento dello stress e dell’ansia. In tale contesto, l’approccio del decluttering si pone come soluzione alternativa all’uso di farmaci, facendo leva sul principio di “fare spazio, eliminare il disordine“. Scopriamo, dunque, insieme in cosa consiste e come metterlo in pratica.

Decluttering per eliminare lo stress dalla propria vita

Il concetto di decluttering è originario del Giappone e legato a una filosofia di vita meno consumistica, è stato successivamente adottato e sviluppato da psicologi statunitensi come strumento terapeutico. Ridurre lo stress, eliminando gli elementi superflui dalla nostra esistenza, sia a livello fisico che mentale, è la pratica principale di questa tecnica.

Quasi il 90% delle persone sperimenta lo stress, definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come una delle principali problematiche del nostro tempo, che influenza sia la sfera privata che quella lavorativa.

Donna stressata che lavora
Donna stressata che lavora

Lo stress psicologico, una forma di tensione che può avere effetti nocivi sull’organismo, può essere sia acuto, se legato ad eventi isolati di breve durata, sia cronico, quando associato a stimoli persistenti e su lungo periodo.

Questo fenomeno, che sembra diffondersi come un’epidemia, colpisce indistintamente, benché si manifesti con maggiore frequenza tra le donne e i giovani.

I sintomi legati allo stress variano e tra essi possiamo includere esaurimento, depressione, mal di testa, attacchi di panico, ansia, insonnia, variazioni di peso, caduta dei capelli e disturbi comportamentali come i tic nervosi. Alcune persone, inoltre, possono riscontrare difficoltà respiratorie o esplosioni di ira, mentre altre possono fissarsi ossessivamente su determinate situazioni o individui.

La metodologia da attuare per rimuovere il superfluo

Il primo passo nella terapia decluttering consiste nel riordinare lo spazio fisico che ci circonda, eliminando l’accumulo di oggetti superflui, frutto del consumismo.

Tra questi, possiamo annoverare vestiti inutilizzati, ma anche oggetti privi di valore, che finiscono per appesantire il nostro ambiente. Gli esperti sostengono che liberarsi di questi oggetti favorisca un senso di leggerezza e di apertura verso il futuro.

La seconda fase riguarda il decluttering emotivo, ovvero la pulizia della sfera mentale. È essenziale liberarsi dai pensieri oppressivi e dalle preoccupazioni superflue che creano confusione ed ostacolano una visione chiara della realtà.

I ricordi dolorosi, che tendono ad emergere involontariamente e ad ancorarci al passato, vanno affrontati con decisione, focalizzandosi su progetti positivi. È necessario rivedere i rapporti interpersonali mantenuti per mera abitudine, conservando soltanto quelli che arricchiscono la nostra vita.

In questo modo, è possibile ridurre i livelli di stress senza ricorrere ai farmaci. Eliminando il superfluo, sia in termini di oggetti che di pensieri e relazioni nocive, si crea spazio per ciò che è veramente importante.

L’obiettivo è sgombrare la mente e l’ambiente da tutto ciò che è inutile o dannoso, prevenendo l’accumulo di stress.

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ultimo aggiornamento: 20-03-2024


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