Opzione donna, ultime novità: tutti i cambiamenti e gli aggiornamenti alla norma per il pensionamento anticipato delle lavoratrici.

Se stiamo cercando informazioni sull’opzione donna, le ultime novità del 2021 confermano sostanzialmente quanto avvenuto finora. L’istituto sperimentale per il pensionamento anticipato delle donne è stato infatti prorogato ancora una volta dalla legge di bilancio del 2021, permettendo a chi ha conseguito i requisiti entro il 31 dicembre 2020 di accedere al pensionamento anticipato.

La legge Maroni 243/04 ha introdotto nella legislazione italiana, con articolo 1 e comma 9, l’istituto che oggi conosciamo come opzione donna.
Opzione donna prevede per le lavoratrici che hanno maturato 35 anni di contributi e 57 anni di età (se dipendenti) o 35 anni di contributi e 58 di età (se autonome) di accedere in maniera anticipata al trattamento pensionistico.

Questo può avvenire ad una condizione: che si opti per il sistema di calcolo contributivo, rinunciando al calcolo della pensione con il metodo retributivo e misto per gli anni di contributi versati prima del 1996.

Novità opzione donna: alcune informazioni poco conosciute

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Durante il corso degli anni, dal 2004 ad oggi, i vari governi che si sono susseguiti hanno rettificato e modificato la legge più volte.
Nel 2017 la legge di bilancio ha applicato importanti modifiche ai comma 222 e 223; questo ha permesso anche alle lavoratrici che non avessero maturato entro il 31 Dicembre 2015 i requisiti di accedere alla pensione.

Queste modifiche sono state realizzate in seguito agli adeguamenti dei requisiti in ambito pensionistico voluti dalla riforma Fornero. Questi adeguamenti vanno ad inquadrare i requisiti d’ingresso nel mondo della pensione all’aumentare della speranza di vita.
Al momento non sono previste rettifiche della speranza di vita fino al 31 Dicembre 2026.

Con la circolare numero 18 del 7 Febbraio 2020 l’INPS ha riepilogato le principali regole dietro il regime di pensione anticipata legato allo sfruttamento di opzione donna. Questo ha reso più chiare alcune sottigliezze precedentemente nascoste tra le pieghe del regolamento.

I 35 anni di contributi necessari al rientro nei requisiti devono figurare come effettivi.
Questo significa non sono considerati nel conteggio i cosiddetti contributi figurativi legati a disoccupazione o malattia non integrata dal datore di lavoro.

Ultime novità opzione donna: si conferma il metodo utilizzato finora

Per poter accedere ad opzione donna, esattamente come negli anni passati, nel 2021 esistono tre possibili strade da seguire: una telematica (legata al sito internet dell’INPS), una telefonica ed una fisica (attraverso l’intercessione degli istituti di supporto).

opzione donna domanda
fonte foto: https://www.inps.it/prestazioni-servizi/pensione-opzione-donna

Dal punto di vista telematico è possibile seguire una procedura guidata a questo link per presentare domanda per l’accesso a opzione donna.

Se invece si vuole effettuare la domanda via telefono è possibile contattare l’803164 o lo 06164164. Il primo è disponibile gratuitamente per gli utenti da rete fissa mentre il secondo è disponibile a pagamento per gli utenti da rete mobile.

Se ci si vuole far aiutare da un istituto di supporto è necessario rivolgersi ad un patronato.
In questo modo si potrà usufruire dell’assistenza degli operatori che eseguiranno per noi la procedura telematica.

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fonte foto: https://www.cafacli.it/it/sedi-caf-acli/

Per trovare il CAF ACLI più vicino è sufficiente fare una ricerca a questo link.

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ultimo aggiornamento: 20-06-2021


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