Cos’è e come funziona il quoziente familiare? Vediamo cosa c’è da sapere sul modello francese che la Meloni vuole introdurre in Italia.

Giorgia Meloni vorrebbe introdurre in Italia il quoziente familiare, ovvero una riforma fiscale basata sul modello francese. Vediamo cos’è, come funziona e, soprattutto, cosa cambierebbe se dovesse essere approvata anche in Italia.

Quoziente familiare, cos’è e come funziona

Il Governo di Giorgia Meloni sembra essere ben disposto ad approvare il cosiddetto quoziente familiare. Conosciuto anche come modello francese, è una vera e propria riforma fiscale volta a far pagare meno tasse alle famiglie numerose. Di conseguenza, visto che la nuova premier ha introdotto il ministero della Famiglia e della Natalità, guidato da Eugenia Roccella, questa legge, sempre se dovesse essere approvata, diventerebbe un incentivo, se non un invito, a mettere al mondo dei figli. Basandoci sul sistema attualmente vigente in Francia, possiamo già farci un’idea sul funzionamento del quoziente familiare.

Mentre ad oggi, il sistema di tassazione Irpef è basato sul reddito del singolo contribuente, con la probabile nuova riforma i redditi del nucleo familiare saranno sommati e poi divisi per un numero di parti dato dall’attribuzione di un coefficiente a ciascun componente. In sostanza, una famiglia con reddito di 30mila euro e 2 figli paga più tasse di una famiglia con uguale reddito ma con 3 pargoli. Ergo: più bambini metti al mondo e meno tasse devi versare nelle casse dello Stato.

Giorgia Meloni

Il modello francese metterà in ginocchio milioni di famiglie?

Il quoziente familiare attualmente in vigore in Francia prevede che ad ogni persona venga assegnata una determinata quota. Il calcolo delle imposte dovute allo Stato, quindi, si calcola suddividendo il reddito imponibile in base al numero di persone che compongono il nucleo familiare. Lo schema è il seguente:

  • celibe, divorziato o separato, vedovo senza figli a carico: 1;
  • celibe, divorziato o separato, vedovo senza figli a carico, con invalidità: 1,5;
  • coppia sposata senza infanti a carico: 2;
  • celibe o divorziato con un infante a carico: 1,5;
  • coppia sposata o vedovo con un infante a carico: 2,5;
  • celibe o divorziato con due infanti a carico: 2;
  • coppia sposata o vedovo con due infanti a carico: 3;
  • celibe o divorziato con tre infanti a carico: 3;
  • coppia sposata o vedovo con tre infanti a carico: 4;
  • celibe o divorziato con quattro infanti a carico: 4;
  • coppia sposata o vedovo con quattro infanti a carico: 4;
  • celibe o divorziato con cinque infanti a carico: 5;
  • coppia sposata o vedovo con cinque infanti a carico: 6;
  • celibe o divorziato con sei infanti a carico: 6.

Pertanto, il reddito netto viene diviso in base alle quote che compongono la famiglia e poi si applica l’aliquota di tassazione prevista. Cosa provocherebbe il quoziente familiare in Italia? Semplice: i ricchi saranno avvantaggiati e i poveri, come sempre, ne faranno le spese.

Riproduzione riservata © 2024 - LEO

ultimo aggiornamento: 16-11-2022


Febbre Mondiale: storia e curiosità sulla Coppa del Mondo

Hai bisogno di un nuovo PC? Ecco perché dovresti provare un Chromebook