Che cos’è il Biochar e come può essere utilizzato per salvaguardare l’agricoltura e l’ambiente dall’inquinamento.
L’agricoltura è una delle attività più antiche messe in atto dall’essere umano, minacciata, però, negli ultimi anni, da massicce azioni di deforestazione e dall’inquinamento che rilascia nell’aria grandi quantità di CO2. Una situazione, alla quale si potrebbe rimediare attraverso l’utilizzo del Biochar, un nuovo materiale che potrebbe essere la svolta per il campo agricolo, sia per quanto riguarda l’implementazione della qualità del terreno, sia in termini di efficienza. Inoltre, questo prodotto potrebbe tutelare l’attività agricole e l’ambiente dagli agenti inquinanti.
Che cos’è il Biochar e quali sono le sue origini
Una soluzione che può essere attuata, al fine di proteggere i processi agricoli, nonché l’ambiente degli agenti inquinanti, può essere il Biochar.
In un primo momento, questo composto era definito con il termine “Terra Petra de indio“. Questo materiale, va sottolineato, non fa capo a una scoperta recente o un’invenzione tecnologica degli ultimi tempi.
Ha, infatti, origini molto antiche, che risalgono alle popolazioni che vivono in Amazzonia. Questo materiale, infatti, è caratterizzato da scarti di animale, pezzi di ceramica, nonché carbone.
Questo mix di elementi, dunque, rendono il terreno più fertile, eliminandone l’acidità che avrebbe, nei fatti, compromesso la coltivazione.
Ai giorni nostri, questo materiale è ottenuto da diversi tipi di massa vegetale come la lolla di riso, il fogliame secco, le stoppie di mais o, alternativa, di grano e le potature.
Attraverso un processo definito pirolisi, è attuata la decomposizione termica della materia organica e, di conseguenza, il riscaldamento della biomassa ad elevate temperature: un processo che avviene, in sostanza, in totale assenza di ossigeno. Si ottiene, dunque, un carbone vegetale poroso.
Perché tale fertilizzante può essere utile per l’agricoltura e l’ambiente
La caratteristica principale di questo fertilizzante e la sua porosità, che permette di trattenere i nutrienti e l’acqua utili alle piante.
Inoltre, esso funge anche da ottimo componente per incrementare la fertilità del terreno, migliorandone anche la stabilità, in quanto il processo di degradazione e attuato in tempi molto più dilatati.
Ci sono, inoltre, ulteriori vantaggi connessi all’utilizzo di questo tipo di fertilizzante: il Biochar, infatti, migliora il terreno anche dal punto di vista chimico, fisico, biologico e meccanico.
Come vi dicevamo, questa tipologia di fertilizzante è anche utile per tutelare l’ambiente, poiché contribuisce alla limitazione della produzione di anidride carbonica e, dunque, anche delle emissioni di gas serra.
Basti pensare, in merito, che il processo di pirolisi raggiunge un livello di 489 kg di CO2 derivante dal processo attuato dal ciclo di carbonio per ogni tonnellata di biomassa secca: per questo motivo, il Biochar può essere definito come una fonte rinnovabile “carbon negative“.
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ultimo aggiornamento: 08-09-2023