Mentre in Italia si discute della riformulazione del Bonus Cultura 18 anni nel resto d’Europa la misura è prevista ma con delle differenze.

Il Bonus Cultura ai 18enni in Italia è stato introdotto con la legge di Bilancio del 2016 ed è chiamato anche 18App. Consiste in un importo di 500 euro che i ragazzi che compiono 18 anni entro l’anno possono spendere per libri, musica, danza, corsi, abbonamenti, eventi culturali, biglietti del teatro o per concerti, visite a musei, parchi archeologici, monumenti e tutto ciò che riguarda appunto il mondo dell’arte e della cultura. Ogni anno il bonus è stato rinnovato fino ad arrivare al 2022 quando la misura è stata resa strutturale con una spesa massima di 230 milioni di euro all’anno.

Come funziona il Bonus Cultura in Europa

Dal 2017 la Francia ha adottato il Pass Culture, sperimentato nel 2019 in alcune aree e reso operativo nel 2021. Quando compiono 18 anni i ragazzi ricevono un buono digitale di 300 euro da utilizzare per contenuti culturali di produzione francese comprati da operatori autorizzati.

In Spagna nel 2021 è stato inserito un bonus simile a quello italiano, il Bono Cultural, del valore di 400 euro per uno stanziamento totale di 200 milioni di euro. Infine in Germania l’11 novembre scorso è stato annunciato il Kultural Pass e verrà introdotto nel secondo semestre del 2023. Si tratta di un buono di 200 euro da usare per qualsiasi evento o contenuto culturale tranne che per piattaforme come Amazon o Spotify per favorire le attività locali.

Ragazzi con smartphone
Ragazzi Bonus Cultura

I rischi per il bonus in Italia

Prima che la misura venisse adottata in Italia nessun Paese europeo aveva mai destinato dei fondi ai 18enni in ambito culturale. Per questo motivo sia la Francia che la Spagna quando hanno deciso di adottare i loro bonus hanno nominato l’Italia come fonte d’ispirazione.

Tuttavia nel corso degli anni il Bonus Cultura ai 18enni ha avuto diverse critiche e i dati non sempre si sono mostrati entusiasmanti. Il motivo è che in Italia solo una piccola parte spende il bonus per andare nei musei o teatri a favore di spettacoli di divertimento. Attualmente il nuovo Governo italiano sta discutendo di una riformulazione del bonus. Quest’ultimo potrebbe chiamarsi Carta Cultura e verrebbe destinato soltanto a chi ha un reddito basso.

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ultimo aggiornamento: 23-12-2022


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