Non solo il museo di Torre del Greco della famiglia Liverino: ecco un viaggio tra i luoghi che celebrano la storia e l’arte del corallo.

Il corallo rosso è uno dei materiali più pregiati nell’arte della gioielleria made in Italy. In Italia esistono ben sei musei che celebrano il lavoro dei corallari con collezioni di gioielli antichi, stampe e pregiati manufatti. Il più antico è il Museo del Corallo di Torre del Greco, in provincia di Napoli, dove nel 1878 venne istituita la Scuola per la lavorazione del corallo.

Corallo: Torre del Greco ha il museo più antico

Il Museo del Corallo di Torre del Greco è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 13, ad ingresso gratuito su prenotazione. La collezione include lavori in corallo, madreperla, argento, tartaruga, ardesia e pietra lavica, in particolare della famiglia Liverino che da cinque generazioni porta avanti la tradizione artigiana dei corallari.

A Napoli, tra piazzetta Matilde Serao e l’angiporto Galleria Umberto I, c’è Casa Ascione, il museo che omaggia il lavoro di Giovanni Ascione, il figlio dell’armatore di “coralline” Domenico che dal 1855 decise di dedicarsi alla manifattura del corallo a Torre del Greco. Pezzi unici di oreficeria e gioielleria sono in mostra in questo museo visitabile su appuntamento al secondo piano della Galleria Umberto tra via San Carlo e piazzetta Serao.

Gioielli in corallo
Il corallo, il frutto rosso dei giardini sommersi del Mediterraneo

Sempre in Campania, a Ravello, è aperto il museo della ditta Camo, dove il corallo viene lavorato artigianalmente dagli anni Cinquanta. In esposizione si trovano oltre 600 oggetti d’arte che testimoniano l’evoluzione delle tecniche di lavorazione della preziosa formazione calcarea. Il museo si trova in piazza Duomo, è privato ma visitabile su prenotazione a ingresso gratuito le mattine dal lunedì a giovedì.

La Sicilia conta due musei dedicati al corallo. Il museo Nocito del corallo di Sciacca, presso l’atelier di via Venezia a Palazzo Nocito, è legato alla storica famiglia di gioiellieri ed orafi da quattro generazioni. La collezione include cimeli di famiglia e un avventuroso percorso storico dalla pesca ai nostri giorni, passando per fatti mirabili come l’emersione dell’isola Ferdinandea e la devozione alla Madonna del Soccorso.

I musei d’Italia dedicati al corallo

A Trapani, nel museo regionale Agostino Pepoli, c’è una sezione interamente incentrata sull’arte del corallo. La collezione presenta oggetti neoclassici e barocco realizzati tra il Seicento e il Settecento da maestri corallari e scultori trapanesi: manufatti di uso liturgico come calici, ostensori, reliquari e altri di uso domestico tra piatti, vassoi, scrigni e acquasantiere. Il museo ha sede in via Conte Agostino Pepoli, nei locali dell’ex convento dei Padri Carmelitani, attiguo al santuario di Maria SS. Annunziata.

In Sardegna, infine, il Macor offre ai visitatori un viaggio affascinante e suggestivo nella storia dell’oro rosso di Alghero e del Mar Mediterraneo. Lo spazio espositivo si trova all’interno di Villa Costantino, un’elegante villa liberty in via XX Settembre, a pochi passi dal centro storico della città. Oltre a gioielli, monili, sculture e utensili ricavati dai coralli, le sale del Macor ospitano mostre di scienza e storia. Il museo è aperto il martedì e il giovedì dalle ore 10 alle 13, il mercoledì e il venerdì dalle ore 16 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e alle 16 alle 19. Il biglietto d’ingresso costa 5 euro, ridotto 4 euro e per le scolaresche 2 euro.

Riproduzione riservata © 2024 - LEO

ultimo aggiornamento: 02-06-2023


Carta acquisti per spesa alimentare: come funziona e a chi spetta

Carburanti marittimi puliti, cosa sono e perché sono così importanti per l’ambiente