Sale pure il mercato nazionale della ristorazione: vale 75 miliardi e dimostra che il settore della gastronomia italiana è in costante evoluzione.

La cucina italiana nel mondo cresce e si riallinea alle cifre pre-pandemia. Quello delle specialità culinarie made in Italy è un comparto dal valore complessivo di 228 miliardi di euro (un aumento dell’11% rispetto al 2022) e con una penetrazione del 19% nel segmento dei ristoranti tradizionali. In Italia, per altro, i ristoranti tradizionali occupano la metà del mercato, mentre il mercato interno della ristorazione vale da solo 75 miliardi.

La cucina italiana nel mondo vale 228 miliardi

Questo trend incoraggiante emerge dall’edizione 2023 del report Frontiere evolutive per il settore del Foodservice, elaborato da Deloitte per Foodservice Market Monitor. In parallelo, cresce a livello globale pure il delivery, che in Europa aumenta la quota di mercato del 19%. I numeri positivi della cucina italiana nel mondo spingono pure le esportazioni agroalimentari nazionali, che raggiungono prestazioni da record.

La Coldiretti fa sapere che il valore massimo nel primo semestre del 2023 è di 31,7 miliardi di euro, con un balzo del 7,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’associazione di categoria segnala però il fenomeno dell’agropirateria, l’aggressione sui mercati di falsi made in Italy che producono un danno da 120 miliardi.

Cibo italiano
Il foodservice italiano sfonda a livello globale

La ristorazione si conferma un comparto sempre più importante per l’intera filiera del food – spiega Tommaso Nastasi, business advisor di Deloitte Italia –. Le imprese di questo settore, per continuare a crescere, dovranno innovare il loro modello di business mettendo i consumatori e la sostenibilità al centro. Un ulteriore salto di qualità del Foodservice non può prescindere dalla coesione tra i diversi attori della filiera, tramite aggregazioni e partnership che valorizzino il territorio e le sue eccellenze imprenditoriali”.

Il mercato nazionale della ristorazione che sale a 75 miliardi dimostra che il settore della gastronomia italiana è in costante evoluzione e rimane una risorsa di grande valore per la nostra economia – aggiunge Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste –. La crescita della cucina italiana nel mondo è il risultato tangibile dell’impegno del governo Meloni nel promuovere la qualità, la sostenibilità e la diversità del nostro cibo. Elementi che però da soli non funzionerebbero senza la competenza degli chef, la dedizione dei nostri produttori e di tutti coloro che lavorano nel settore”.

Cucina italiana patrimonio immateriale Unesco?

L’obiettivo del governo è accrescere ulteriormente il ruolo fondamentale che la cucina italiana svolge nel panorama culinario internazionale con un piano di tutela dei prodotti nostrani, in particolare dei marchi storici. È la lotta al cosiddetto Italian Sounding, l’imitazione delle eccellenze enogastronomiche tricolori che dei sapori originali hanno soltanto il vago sentore.

Il prossimo passo dev’essere il raggiungimento del traguardo dell’iscrizione della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco – conclude il ministro –, un passo cruciale su cui stiamo concentrando molte energie affinché si continui a preservare e promuovere la nostra ricca tradizione culinaria. Questo riconoscimento garantirebbe la protezione e la valorizzazione dei nostri prodotti e delle nostre eccellenze gastronomiche, contribuendo così a rafforzare il marchio Italia nel mondo”.

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ultimo aggiornamento: 21-10-2023


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