L’euro ha subito un crollo rapido nel 2022. E ora la moneta europea ha raggiunto la parità con il dollaro. Perché è importante?
Il dollaro e l’euro hanno raggiunto la parità. Ciò è scaturito da molteplici pressioni: dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica, fino al crescente rischio che la Russia tagli le esportazioni di gas e spinga l’area euro in recessione. Aggiungiamo le banche centrali che si muovono a velocità molto diverse. Alcuni analisti affermano che la parità potrebbe non essere il punto finale, ma semplicemente un trampolino di lancio verso un’ulteriore debolezza.
L’euro e il dollaro: la spiegazione della parità
L’euro e il dollaro USA hanno raggiunto la parità, con un tasso di cambio di 1 a 1 per la prima volta in quasi due decenni, quando la valuta europea è stata introdotta nel Vecchio Continente.
L’euro ha perso terreno rispetto al dollaro dall’inizio dell’anno, quando si è attestato vicino a $ 1,13, nel mezzo di un’aggressiva lotta all’inflazione da parte della Federal Reserve statunitense, in un momento di profonde perturbazioni globali, innescate dall’invasione russa dell’Ucraina.
Per gli americani è una buona notizia quella che vede il dollaro statunitense più forte rispetto all’euro, in quanto questo cambiamento giova per eventuali vacanze in Europa o per l’acquisto di beni all’estero. Potrebbe, inoltre, abbassare il prezzo delle materie prime, come il grano e – potenzialmente – alleviare l’inflazione implacabile che ha fatto incrementare le spese delle famiglie e delle imprese.
L’Europa rischia la recessione?
Gli esperti affermano che la parità dollaro-euro può essere connessa a un rallentamento del commercio globale, facendo ipotizzare che presto, i paesi dell’Unione Europea che hanno adottato tale moneta, potrebbero affrontare un periodo di recessione.
La domanda che ci si pone è la seguente: perché l’euro è in calo rispetto al dollaro? È un mix di fattori, primo fra tutti la guerra in Ucraina.
Il conflitto ha destabilizzato le forniture alimentari e fatto salire alle stelle i prezzi dell’energia in tutto il mondo, con un impatto particolare sull’Unione Europea, in cui molti paesi hanno fatto molto affidamento sulle importazioni russe di combustibili fossili.
Come parte di una campagna di pressione contro il suo vicino orientale, l’Unione Europea sta cercando di svincolarsi dal petrolio russo, mentre Mosca – da parte sua – ha ridotto drasticamente le forniture di gas. Ciò ha aumentato i costi di approvvigionamento per gli europei.
Il dollaro, dunque, è considerato un porto sicuro e ha guadagnato forza man mano che gli investitori manovrano un campo di gioco economico incerto in Europa e non solo. “Ci aspettiamo che il dollaro continui a beneficiare del suo status di porto sicuro per gli investitori internazionali e gli interessi commerciali, in particolare considerando la posizione più precaria dell’economia europea“, ha scritto Joe Brusuelas, capo economista di RSM.
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ultimo aggiornamento: 14-07-2022