I prodotti caseari nostrani battono l’inflazione e volano nell’export cresciuto dell’8,4%: i numeri di Assolatte.

Il 2023 è stato un anno d’oro per i formaggi italiani. I dati elaborati per Food24 da Assolatte, l’associazione delle imprese lattiero-casearie, rivelano che il giro d’affari del comparto raggiunge i 13 miliardi di euro: 8 miliardi in Italia e 5 realizzati all’estero. Un autentico record per un settore capace di dimostrarsi più forte dell’inflazione e dell’aumento spropositato dei costi delle materie prime.

Il 2023 anno d’oro dei formaggi italiani

I formaggi made in Italy sfondano soprattutto all’estero. Nonostante una flessione nel mercato americano e in quello asiatico, l’export è cresciuto a ritmi sostenuti in Europa, consentendo di compensare il rallentamento dei consumi interni. La mozzarella è sempre il formaggio italiano più esportato (il 25% dei volumi esportati di formaggi italiani), ma si difendono pure burrate, ricotte e mascarpone.

Nel 2003 il 70% del fatturato estero era realizzato nell’Unione Europea e appena il 30% nei mercati extracomunitari. Vent’anni dopo il quadro si è ribaltato e il rapporto è diventato 60-40. Ora le associazioni di categoria chiedono alle istituzioni di lavorare sugli accordi internazionali e fare passi avanti sui bilaterali per cogliere altre opportunità di crescita.

Una selezione di formaggi italiani
La crescita delle esportazioni un risultato eccezionale per i formaggi italiani

La produzione complessiva di latte in Italia si è confermata a quota 13 milioni di tonnellate, in leggero calo di 200mila tonnellate rispetto al 2022. C’è da lavorare sul prezzo del latte alla stalla che resta del 20% superiore alle quotazioni del 2021. La Lombardia è la regione dove si produce di più e l’unica a far segnare un segno positivo, pari al +1%.

Quanto alla produzione casearia, ha superato quota 1,2 milioni di tonnellate di formaggi di latte bovino (in aumento dell’1% rispetto al 2022) che arrivano a raggiungere 1,33 milioni se si considerano anche le produzioni bufaline, ovine e caprine. Questi numeri confermano l’Italia al terzo posto tra i principali produttori europei alle spalle di Germania (+1,4%) e Francia , a cui produzione è invece calata dello 0,4%.

Formaggi italiani, le Dop si confermano al top

Sono state le principali Dop italiane a trainare il settore. Le migliori performance sono arrivate da Pecorino Romano, Grana Padano e Gorgonzola che hanno chiuso il 2023 con una crescita, rispettivamente, del 10, 5 e 3%. Inoltre, Grana e Parmigiano Reggiano hanno realizzato da soli oltre il 30% del fatturato del settore, mentre il Pecorino ha numeri in calo ma si conferma leader nel mercato americano.

Il futuro è rappresentato dai prodotti senza lattosio, le burrate e il latte fermentato, senza dimenticare che in termini di volumi la categoria più importante è quella dei formaggi freschi e spalmabili che copre il 48% del totale.

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ultimo aggiornamento: 24-01-2024


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