La falsificazione dei passaporti: un fenomeno che può essere controllato con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, anche se c’è sempre il rovescio della medaglia.

L’uso illecito dell’intelligenza artificiale rappresenta un crescente pericolo nella società moderna, come evidenziato dal fenomeno della falsificazione dei documenti. Il passaporto italiano è – nello specifico – il secondo documento più contraffatto a livello globale. Secondo un rapporto di novembre, redatto da Onfido, leader nella verifica di identità digitali, l’Italia segue l’India, che registra il 18,8% dei casi di contraffazione, con un tasso del 15%. Tale tendenza è stata amplificata con l’avvento dell’intelligenza artificiale, utilizzata dai falsari per creare copie sempre più fedeli agli originali.

L’intelligenza artificiale impiegata nella lotta alla falsificazione dei passaporti

OpenAi ha espresso preoccupazioni riguardo l’uso malevolo dell’intelligenza artificiale, un tema anche al centro delle regole proposte dall’Unione Europea per prevenirne l’abuso.

La fotografia, un elemento chiave nell’identificazione nei passaporti, è particolarmente vulnerabile a questa minaccia tecnologica, visto che l’IA può essere utilizzata per scopi illeciti.

Il problema della falsificazione è accentuato – inoltre – dalla presenza di numerosi documenti di identità in formato cartaceo, che facilitano, nei fatti, tale processo.

Intelligenza artificiale
Intelligenza artificiale

L’Indonesia, ad esempio, risulta essere il Paese con la maggior percentuale di carte di identità falsificate (12,6%), mentre l’Italia si colloca al quinto posto con l’8,2%.

L’assenza di conformità a standard internazionali, come quelli dell’ICAO, rende alcuni documenti meno sicuri e più esposti a frodi.

Le strategie volte alla risoluzione

I nuovi passaporti, dotati di dati biometrici, come le impronte digitali e immagini facciali memorizzate su chip elettronici, rappresentano un passo avanti significativo nella lotta alla contraffazione.

Simon Horswell di Onfido propone l’uso dell’intelligenza artificiale per riconoscere i documenti falsificati. La società, infatti, sta sviluppando, in tal senso, un “Fraud Lab” che utilizza un sistema di verifica a sei passaggi, che includono la verifica biometrica e la geolocalizzazione.

Software di riconoscimento facciale
Software di riconoscimento facciale

Un’indagine di Altroconsumo rivela – inoltre – notevoli ritardi nel rilascio dei passaporti in Italia: un problema aggravato dall’aumento delle richieste post-pandemia e dal cambio di normative per viaggi verso il Regno Unito.

L’introduzione delle impronte digitali, gestite ora da questure e commissariati, ha ulteriormente rallentato la procedura.

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ultimo aggiornamento: 21-12-2023


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