Inaugurato nella cittadina emiliana il Parco Santacroce: 26 ettari con 10.000 piante di specie diverse e un progetto “in progress” che andrà avanti con un corridoio verde regionale.

C’erano 5.000 persone, soprattutto famiglie e bambini, per festeggiare la fine forestazione del Parco Santacroce di Carpi, in provincia di Modena. Una folla numerosa per un’occasione speciale: il polmone verde a due passi dal centro è un parco di 26 ettari con 10.000 piante di specie diverse, alcune antiche e in via di estinzione. Al suo interno ci sono un frutteto antico, prati selvatici, una vasta area ortiva e un “bosco planiziale”, la vegetazione che nell’antichità ricopriva la pianura padana. Un luogo di benessere, socializzazione ed educazione all’ambiente.

Parco Santacroce, Carpi ha l’area verde di comunità

Il prossimo passo saranno le strutture di servizio per i cittadini: aree fitness e picnic, campi da gioco, un teatro di verzura, percorsi pedonali e ciclabili. Ma il Parco Santacroce non è finito: è un cantiere “in progress”. Le ultime 200 piante sono state piantumate nell’ambito del progetto “Mettiamo radici per il futuro“, che entro il 2024 farà dell’intera Emilia Romagna un “corridoio verde” con 4 milioni e mezzo di alberi in più.

Uno studio commissionato all’Istituto per la BioEconomia del CNR di Bologna stima che Parco Santacroce ha già ridotto la CO2 nell’atmosfera per 15,6 tonnellate. In un anno completo si passerà all’eliminazione di 187 tonnellate fino a raggiungere in futuro le 244 tonnellate annue e 982 chili totali di altri agenti inquinanti.


Un ragazzo si gode il verde in un parco
Parco Santacroce sarà lo spazio naturale e polifunzionale di Carpi

All’inaugurazione del parco erano presenti il sindaco Alberto Bellelli, l’assessora regionale alla programmazione territoriale Barbara Lori e Donatella Bianchi, la giornalista per otto anni presidente del WWF prima di passare la carica alla neoeletta Daniela Ducato. Insieme a loro il “padrone di casa” Corrado Faglioni, presidente della Fondazione CR Carpi a cui si deve questo importante investimento in biodiversità.

Parco Santacroce e la massiccia forestazione dell’Emilia nascono infatti dalla sinergia tra amministrazione pubblica e privati. La Fondazione Cassa di Risparmio ha coinvolto nell’iniziativa tantissime scuole e associazioni del territorio e nazionali, dall’AGESCI (l’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) all’UDI (Unione Donne in Italia) passando per la cooperativa di commercio equo e solidale Bottega del Sole e la cooperativa sociale di progetti didattici Giravolta.

Parco Santacroce a Carpi sarà “un contesto unico”

È la concretizzazione di un progetto la cui completa attuazione – spiega Faglioni – darà vita a un contesto unico, le cui potenzialità complessive si dispiegheranno nei prossimi anni. Sarà un ambiente che crescerà con le famiglie e il mondo del volontariato, le cui iniziative saranno occasione per una crescita del parco e per la maturazione dei concetti di sostenibilità ambientale, outdoor education, costruzione di spazi rigenerativi e ricreativi”.

A servizio del verde che resta il vero protagonista del parco – aggiunge il presidente della Fondazione – nasceranno presto le infrastrutture necessarie a garantirne una frequentazione assidua e strutturata: il centro di accoglienza, un chiosco bar, una struttura da affittare ai privati per momenti ricreativi familiari o comunitari, mini-arena spettacoli, altri spazi da destinare a orto, gazebo per outdoor education riservati alle scuole, attrezzature sportive”.

La Fondazione al momento è in attesa della variante che consenta di fare i lavori di messa in sicurezza per l’accesso libero. Una volta arrivato il permesso e fatti i lavori di minima, Parco Santacroce diventerà finalmente un bene a disposizione di tutti.

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ultimo aggiornamento: 09-06-2022


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