Come abbattere lo stress da videochiamata e la Zoom fatigue? Ci sono trucchi infallibili, che possono farci tornare il sorriso anche al PC.
Zoom fatigue è il termine che gli studiosi hanno coniato per indicare lo stress che nasce dopo aver trascorso più o meno tempo in videochiamata. Può sembrare strano, ma una riunione di lavoro virtuale, rispetto a quella fisica, può portare a sviluppare diverse problematiche: dall’ansia generalizzata alla stanchezza perenne, passando per disturbi intestinali. Si tratta perlopiù di malesseri psicosomatici, che possono rendere le giornate più faticose del normale. La domanda, quindi, sorge spontanea: cosa fare per combattere la Zoom fatigue?
Zoom fatigue: cos’è?
L’esplosione della pandemia da COVID-19 ha modificato ogni aspetto della ostra vita. Fin dai primissimi giorni di emergenza sanitaria, gli esperti non hanno fatto altro che ripetere di evitare le interazioni sociali. Di conseguenza, la socialità, da fisica, è diventata virtuale. In un primo momento, soprattutto in ambito lavorativo, è diventata un’esigenza. Poi, le videochiamate sono entrate nella nostra quotidianità anche per parlare con la nonna, il fidanzato, gli zii, gli amici e chi più ne ha ne metta. Quello che all’inizio appariva come un modo diverso di comunicare, talvolta anche divertente perché ‘nuovo’, è pian piano diventato un incubo.
Non a caso, è stato coniato un termine per indicare la fatica che comporta una videocall, ovvero la Zoom fatigue. Stress, ansia, problemi digestivi, di insonnia e via dicendo: tanti sono i sintomi legati a questo modo di ‘comunicare’. Zoom è uno degli strumenti per videoconferenza maggiormente diffusi, ma la ‘fatigue’ si estende a tutti i software di questo genere. Diversi gli aspetti negativi, ma è il caso di sottolineare che c’è sempre una via d’uscita. Ci sono alcuni trucchi, infatti, che consentono di abbassare l’asticella dello stress.
Come combattere lo stress da Zoom?
Innanzitutto, è bene limitare il numero delle riunioni, facendo una cernita tra quelle che hanno priorità e quelle che possono essere tranquillamente rimandate. Mentre le videoconferenze di lavoro sono necessarie, l’aperitivo virtuale con le amiche può essere rimandato ad una giornata in cui abbiamo meno impegni. Quello che all’apparenza sembra un momento di svago, infatti, può aumentare la ‘fatigue’.
Per contrastare la Zoom fatigue, oltre a limitare le riunioni, è bene diminuire la loro durata. Gli esperti consigliano di non superare mai i 45 minuti e di fare una pausa di almeno 15 minuti da una videocall e l’altra. Nel momento di svago, se possibile, allontanatevi dalla vostra postazione e fate un po’ di stretching, grandi respiri e staccate la mente dagli impegni fissati in agenda.
Ora passiamo ai trucchi del mestiere, ovvero a quei piccoli accorgimenti che possono aiutarci a diminuire l’asticella della Zoom fatigue. In primis, mai prepararsi all’ultimo minuto: il consiglio è vestirsi, prima di iniziare la giornata lavorativa, come se si dovesse realmente andare in ufficio. Questo consente di essere sempre pronti, anche se dovesse capitarci un appuntamento dell’ultimo minuto. Spesso, infatti, lo stress legato alla riunione virtuale è da rintracciare nella paura di non apparire perfetti in video.
Un altro consiglio riguarda la luce giusta, quella che solitamente non troviamo mai quando abbiamo necessità di collegarci con il capo. Provate a mettere una luce vicino alla telecamera. Fate qualche prova prima di collegarvi e cercate la posizione che più vi aggrada: il gioco è fatto e l’ansia può tranquillamente essere chiusa in un cassetto.
Infine, prima di fissare una videochiamata, dovremmo porci una domanda: non c’è nessuna alternativa? Talvolta, una semplice telefonata, che comporta meno stress, è ugualmente risolutiva.
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ultimo aggiornamento: 23-04-2021